CAPOCANNONIERE
Cosa si può dire ancora di Ciro? Premiato a inizio gara dalla Lega come miglior giocatore d'ottobre, non cambia il risultato a novembre. Immobile continua a segnare. Ecco il quattordicesimo gol in Serie A, stavolta su rigore, il napoletano è sempre più capocannoniere. E' stanco, distrutto, eppure fa centro senza nemmeno faticare. Adesso è a un solo gol da Rocchi, terzo marcatore della storia biancoceleste. Finisce nel tabellino per la decima volta consecutiva nelle ultime 12 gare. Immobile è addirittura il secondo assistman (5 dietro Luis Alberto a 7) laziale: «Siamo stati bravi, non era semplice battere il Lecce. Il campionato si sta facendo più duro, e oggi gli avversari l’hanno dimostrato. Poi, dopo l'Europa League, c’era anche un po’ di stanchezza e rammarico. Ai nostri tifosi lasciamo sempre qualche piccolo brivido con qualche sbandamento, dobbiamo crescere soprattutto in quello». Di certo non può fare più di così, Ciro: «Non conta superare il mio record di 41 gol, l'importante è che vinca tutte le partite la Lazio. Metto la squadra davanti a me stesso». Ora la Nazionale davanti al ballottaggio: «Ben venga la concorrenza con Belotti, per me è un amico ed è uno stimolo positivo. Chi sta meglio giocherà all'Europeo».
RECORD
Bisogna sfruttare questa voglia di dimostrare chi è il più forte per la Champions. Tutti i campioni biancocelesti stanno dando il massimo perché vogliono partire con le proprie Nazionali a giugno. Forse per questo la Lazio è tornata a macinare record in attacco. Segnati 28 gol, soltanto due anni fa (nel 2017/18, 34) erano stati realizzati più reti nella storia del club, a questo punto. Allora i big avevano il mondiale come obiettivo, adesso anche Correa è entrato a far parte del gruppo. Il ct Scaloni avrà visto questo Tucu nuovo.
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