Salta il confronto con Tare: Lazio e Acerbi separati in casa

Salta il confronto con Tare: Lazio e Acerbi separati in casa (foto ROSI)
di Alberto Abbate
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Mercoledì 9 Settembre 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 18:09
C’è ancora l’eco del suo ruggito, ora si muove come un fantasma a Formello. Dentro quasi nessuno lo ha visto, eppure Acerbi ieri è passato di sfuggita dal centro sportivo. Giusto per non alimentare ulteriormente il caso, che resta comunque apertissimo. Di sicuro Francesco ieri non si è allenato, a differenza d’Immobile e di tutti altri Nazionali (eccezion fatta per Badelj e Marusic, ancora impegnati con le proprie selezioni), subito in palestra al rientro. Di sicuro con Tare non c’è stato nessun confronto: il diesse ha assistito all’allenamento a bordocampo, ha parlato solo al telefono con l’agente Pastorello. Prove di disgelo dopo la bomba lanciata dal ritiro dell’Italia dal difensore. Secondo la Lazio, capirà da solo il suo errore. Eppure al momento Acerbi resta convinto della proprio posizione e si descrive sereno, anche se dovessero restare così le cose. Insomma, non si pente. Non si rende conto di ciò che ha detto, il Leone. Perché non gli saranno pure andate giù le cifre fatte trapelare e anche altre questioni mediche, ma ha esagerato sollevando un polverone. Si è tolto un macigno dalle scarpe, ma rischia di rimanere schiacciato dalle sue stesse parole. È delicata la strada della riconciliazione. Anche Inzaghi ha ritenuto fuori luogo l’uscita del suo centrale, forse studiata a tavolino col suo entourage. Francesco aveva chiesto 3 milioni alla Lazio per rinnovare, sostiene di non aver mai ricevuto una controfferta per trattare. Gli era stato promesso un incontro a fine campionato, è calato il silenzio. Adesso si torna a parlare dopo il gelo: breve colloquio telefonico Tare-Pastorello e l’intenzione di un incontro di chiarimento, in cui eventualmente si discuterà pure del prolungamento. Perché, nonostante i tre anni di contratto, questo caso Acerbi irrisolto potrebbe avere ripercussioni in campo. Va ricucito questo strappo.

VERITA'
Il mercato ha ulteriormente inasprito il suo malumore: Acerbi guadagna 1,8 milioni e, al momento, prenderebbe meno dell’attaccante Muriqi (quinquennale da oltre 2 milioni coi bonus) in arrivo dal Fenerbahçe. È vero che nessuno lo aveva costretto appena due anni fa a firmare a quelle cifre, ma ora s’aspettava fossero meritatamente riviste. La situazione resta delicata e in divenire, bisogna trovare una compromesso per il bene biancoceleste. Acerbi tra l’altro deve pure riappacificarsi con la tifoseria dopo la sua uscita a cannone, anche se aveva messo in conto questo effetto collaterale. Oggi potrebbe esserci un primo passo per provare a sciogliere il ghiaccio con la società delle ultime ore, anche se i suoi compagni sono tutti dalla sua parte. Ieri 20 elementi a correre, prima la squadra si era sottoposta ai tamponi: nei prossimi giorni tornerà in gruppo anche il desaparecido Adekanye. Attese ancora le visite mediche del nuovo acquisto Fares. Dopo aver piazzato due colpi per la Lazio nel weekend, Lotito è ora indaffarato in tutt’altre faccende.

LOTITOVUNQUE
Oggi sarà impegnato nella battaglia dei private equity in Lega e la sua linea rischia di perdere. Può invece vincere finalmente al Senato a fine mese: aspetta solo il 24 settembre, alle ore 15 si discuterà la decadenza del senatore Carbone di cui dovrebbe prendere il posto proprio il presidente biancoceleste. A Messina continuano a pensare ci siano in qualche modo lui e il cognato Mezzaroma dietro gli investimenti importanti degli imprenditori salernitani (che hanno acquisito il 30%) Del Regno e Bove. Dalla Salernitana dell’amico ds Fabiani stanno arrivando tanti giocatori per ottenere subito la promozione. Un’altra società satellite?
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