Lazio, l'ultimo saluto a Wilson. Immobile: «Pino ci ha insegnato a vincere»

Lazio, l'ultimo saluto a Wilson: tanti i tifosi presenti, presente anche una delegazione del club. Immobile: «Un momento triste per tutto il gruppo»
di Valerio Marcangeli
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Martedì 8 Marzo 2022, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 11:59

È arrivato il giorno dell’ultimo saluto a Pino Wilson. Almeno trecento tifosi della Lazio si sono recati presso la basilica del Cristo Re in viale Mazzini a Roma per stare vicino alla famiglia dello storico capitano del primo Scudetto. Presente anche una delegazione della società con il direttore sportivo Igli Tare, lo storico team manager Maurizio Manzini e il portavoce del presidente Lotito, Roberto Rao. A rappresentare la prima squadra invece Ciro Immobile, Danilo Cataldi e Manuel Lazzari. Numerosa la delegazione della Lazio Women guidata dal capitano Martina Santoro e reduce dalla seconda vittoria stagionale in Serie A proprio in onore di Wilson.

Immobile: «Un momento triste per tutti noi»

Per celebrare la memoria dell’ex difensore Immobile domenica scenderà in campo con l’iconica fascia rossa di Wilson al braccio.

Stamani, prima di entrare nella basilica, l’attuale capitano biancoceleste ha parlato così ai cronisti presenti: «Sono contento che la Lega abbia accettato l'idea della Lazio di giocare con la fascia rossa di capitano che ha constraddistinto la figura di Pino negli anni della Lazio di Maestrelli. Questa cosa mi rende orgoglioso. Wilson è stato il grande capitano della squadra campione d'Italia. La sua improvvisa scomparsa è stata un momento triste per tutto il nostro gruppo. La Lazio dello scudetto ha lasciato un esempio di come si lotta, e di come si vince. E noi, cerchiamo sempre di ispirarci ai migliori esempi che la storia della Lazio ci offre».

Tanti i compagni di squadra presenti

Da un lato del feretro dell’ex capitano della Lazio nella basilica c’era la famiglia di sangue. Dall’altro quella acquisita, con i suoi ex compagni di squadra che fino all’ultimo respiro non hanno mollato il loro condottiero in campo. Un gruppo guidato dall’amico fraterno Giancarlo Oddi, Michelangelo Sulfaro, Massimo Piscedda, Bruno Giordano e lo stesso Renzo Garlaschelli, sceso a Roma appositamente da Vidigulfo, mentre Vincenzo D’Amico raggiungerà la Capitale solamente nel fine settimana da Madeira. Con loro anche Massimo Maestrelli, figlio del tanto amato allenatore Tommaso artefice del miracolo del 1974. Presenti infine anche delegazioni delle giovanili maschili, dalla Primavera alle varie selezioni under.

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