Buon compleanno Lazio: una storia d'amore lunga 120 anni

Buon compleanno Lazio: una storia d'amore lunga 120 anni
di Emiliano Bernardini e Valerio Cassetta
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Giovedì 9 Gennaio 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 12:20

Il bianco e il celeste che s’intrecciano, si fondono, intessono pagine di storia e illuminano la Capitale. La storia, quella con la S maiuscola in una notte di festa e di amore infinito. Centoventi anni volati via nel ricordo fuggente di chi non c’è più e di chi è testimone di quell’idea balenata nella mente di nove ragazzi guidati dal bersagliere Luigi Bigiarelli. Non basterebbe una sola pagina per contenere tutti i nomi che hanno reso grande la Lazio. Non solo calcio, ma anche atletica (Pericle Pagliarini uno dei migliori maratoneti del 900 che rappresentò l’Italia alle Olimpiadi di Londra), pallanuoto (Salvatore Gionta, oro Olimpico a Roma 60), ciclismo (Fausto Coppi vestì la maglia biancoceleste nel 1945) e via via per tutte le altre sezioni della polisportiva più grande d’Europa. Castel Sant’Angelo, che da duemila anni accompagna le sorti e la storia di Roma, come scrigno di un tesoro chiamato Lazio.

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Un evento esclusivo per la prima volta riservato ad una squadra di calcio. Tre sale riservate al club biancoceleste con un percorso studiato ad hoc tra i trofei vinti nella gestione Lotito. Il brindisi dal Giretto di Alessandro VII uno dei punti più belli da dove si vede San Pietro. Un evento fortemente voluto dal presidente Lotito che allo scoccare della mezzanotte ha fatto gli auguri di rito: «Con orgoglio celebriamo i 120 anni di una società che non ha mai vissuto sotterfugi o fallimenti, la nostra storia non va rinnegata e deve essere motivo di orgoglio. Noi vinciamo con il merito, non cerchiamo sotterfugi o scappatoie e forse questo dà fastidio. Auguri a tutti i laziali». Tanti gli invitati per la grande notte della Lazio dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, alla sindaca Virginia Raggi («Auguri alla prima squadra della Capitale»), passando per l’ex primo cittadino Francesco Rutelli («Chi è laziale deve esserne orgoglioso, è una passione meravigliosa, unica e preziosa che accompagna per tutta la vita») e il presidente della Figc, Gabriele Gravina.
 



LA SPADA INDICA LA PIAZZA

Sulla sommità del castello c’è la statua dell’Arcangelo Michele nella posa di rimettere nel fodero la spada la cui punta indica proprio Piazza della Libertà. Un collegamento quasi mistico con il luogo di fondazione della Ss Lazio. Una piazza con oltre 5 mila tifosi che hanno aspettato la mezzanotte per fare gli auguri alla propria squadre del cuore. Bandiere, striscioni e fuochi d’artificio a illuminare il cielo di Roma, a riscaldarlo con l’amore verso quei due colori. Giovani, anziani e bambini tutti insieme ad abbracciare un ideale intramontabile. «Tanti auguri alla mia amata Lazio. Tante generazioni l’hanno amata, rifatta e sostenuta e tante ancora ne verranno. Un compleanno speciale in un periodo di grandi soddisfazioni. 120 volte grazie di esistere e resistere!» le parole d’amore della tifosa vip Anna Falchi, madrina del secondo scudetto biancoceleste. A proposito, sabato contro il Napoli verrà utilizzata la nuova maglia che ricorda molto nelle fattezze quella usata proprio nella stagione 1999-00. La festa proseguirà oggi al Salone d’Onore del Coni dove saranno premiati gli “Atleti della Storia” delle quasi 80 sezioni della Polisportiva. Una storia d’amore, passione e batticuore destinata a durare in eterno.
 
 

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