La Lazio a Brescia sulle ali dell'entusiasmo

La Lazio a Brescia sulle ali dell'entusiasmo
di Alberto Abbate
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Sabato 4 Gennaio 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 09:10
Prova d’ingegno: trovare un’altra fonte di gioco. La Lazio spesso fatica senza Luis Alberto. Così diventa fondamentale rintracciare un’alternativa anche per il futuro. Col numero 10 i biancocelesti di solito sfondano al centro, ma nelle ultime gare si sta facendo largo anche un altro piano strategico. E’ sulle fasce, in particolare a destra, il segreto. Lazzari è esploso e da lì stanno arrivando ulteriori garanzie per il successo. Manuel alla prima giornata sembrava non avere alcun problema d’ambientamento, invece poi il calo improvviso. Solo contro la Fiorentina è rinato. E non a caso al Franchi è arrivata la prima delle otto vittorie consecutive con una prestazione maestosa di Lazzari. Da quel momento Manuel non s’è più fermato, Inzaghi non l’ha mai più tolto. Su undici gare giocate, dieci da titolare, risparmiato solo contro il Torino per rifiatare. Nel tabellino il gol a Glasgow in Europa League e un assist decisivo a Milano a Immobile per espugnare dopo 30 anni San Siro. Eppure, a guardare il curriculum del terzino, deve ancora arrivare il meglio. Lazzari si scalda ancora di più col freddo. Lo scorso anno, per esempio, aveva servito un assist nelle prime dieci giornate di campionato. Poi l’exploit e il titolo di miglior esterno assist-man del campionato, con ben sette palle decisive servite ai compagni. Era accaduto anche la stagione precedente e quella prima ancora. Insomma, non abbiate paura per Brescia, Manuel ha carburato e sarà lui la freccia decisiva. Anche se Inzaghi continua a fare pretattica. 
DUBBI 
Nella penultima rifinitura a Formello il tecnico tiene tutti con il fiato sospeso. Addirittura prova Marusic a destra per far sorgere un improbabile dubbio. In realtà però c’è qualche ballottaggio: Cataldi è tornato in gruppo e giocherà al posto di Leiva al centro, anche se ieri non era fra i titolari nelle prove in campo. Discorso diverso per Immobile, a rischio dal primo minuto perché reduce da una brutta influenza che lo ha debilitato. Scalpita Caicedo, Correa davanti dovrà garantire ancora più fantasia senza Luis Alberto. A centrocampo, con le assenze di così tanti big, dovrà salire in cattedra Milinkovic: stavolta non basterà solo il suo lavoro sporco, Sergej dovrà far riuscire il proprio genio. L’altra mezz’ala sarà Parolo, Lulic (testato come piano b in mediana insieme a Jony) resterà sull’esterno. Anche lui può e deve rappresentare sulla fascia sinistra un valore aggiunto. Lo si è visto con la Juve (assist per Milinkovic e rete di Luis Alberto più raddoppio al volo) quanto sa ancora essere decisivo. 
ESODO BIACOCELESTE 
Ha approfittato di un po’ di riposo, Strakosha, vuole iniziare con la porta inviolata l’anno nuovo. Davanti a lui, però, Inzaghi propone un ulteriore ballottaggio. Contro il Brescia potrebbe ripensare a Patric sul centro-destra per avere un’ulteriore spinta in avanti da dietro. Luiz Felipe rischia di perdere il posto, Acerbi e Radu ce l’hanno garantito. Oggi, nelle ultime prove, verrà sciolto quasi ogni dubbio. Non ce n’è alcuno sull’entusiasmo, già confermato il 30 dicembre dall’invasione dei tifosi a Formello. Si prepara l’esodo: aperto ai laziali in Sud un ulteriore spicchio, al Rigamonti la squadra avrà più di 1500 sostenitori al seguito. Tutti all’attacco della Champions.
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