Lazio, dopo Raul Moro, ecco il baby Messi

Lazio, dopo Raul Moro, ecco il baby Messi
di Alberto Abbate
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Lunedì 19 Luglio 2021, 07:30

Queste “Pulci” non hanno la tosse, ma intanto parlano spagnolo. Raul Moro e la new entry Luka Romero, piccoli “Messi” crescono. Il pericolo è bruciare il loro talento con questo paragone immenso, ma la Lazio ci crede e ci punta davvero. Trecentomila euro netti a stagione per entrambi, roba da grandi per due che hanno appena 18 e 16 anni, ma sono pronti a incantare Sarri in ritiro. Il primo lo sta già facendo con scatti da flash e tanto cervello. Il secondo deve ancora far vedere chi è dal vivo, ma nell’ultimo mese Tare ha fatto braccio di ferro con mezza Europa pur di accaparrarselo. C’è ancora l’agente di Sarri (Ramadani) di mezzo, ma in Spagna questo ragazzino ha già compiuto il salto prodigio: meno di un anno fa l’esordio al Maiorca nel campionato spagnolo. Oggi a pranzo farà le visite in Paideia e non andrà in Primavera, raggiungerà direttamente la prima squadra sulle Tre Cime di Lavaredo. Ecco un altro esterno per Maurizio: forse non era quello che voleva del tutto, ma deve accontentarsi al momento. È giovanissimo questo colpo ma, senza l’uscita di Correa, può offrire solo questo il mercato della Lazio. Oltretutto con l’indice di liquidità bloccato, Luka Romero potrebbe rappresentare il futuro immediato. Meno male che arriva almeno da svincolato: non potrà essere tesserato come Hysaj e Felipe Anderson, ma almeno potrà allenarsi subito e giocare le amichevoli come loro. 
ESTERNO MODELLO
Nel primo test figurone di Raul Moro: un gol di precisione all’angolino, un assist a Leiva e ogni movimento eseguito alla perfezione fra gli applausi di mister Mau. Alto appena 169 centimetri, ma tanto bello. Quasi invisibile, fulmineo, Raul è un’autentica spina nel fianco e lo studente modello. E, se accelera, crea il panico. Fa quello che vuole Sarri, che invoca più «cattiveria, velocità e palleggio», nella sveglia di ieri allo Zandegiacomo. Tutti a cerchio, Raul lo ascolta con lo sguardo fisso anche nel pomeriggio: «Perché voglio riuscire a convincerlo, riesco a esprimere tutte le mie qualità in questo nuovo modulo. Lo facevo al Barcellona come esterno sinistro d’attacco. Come il mio amico Pedri, sono pronto a far vedere in prima squadra quanto valgo». Ci sta riuscendo, fra i tifosi è già un beniamino. Tutti lo applaudono, firma tanti autografi quanti Felipe Anderson: «Una volta lo prendevo ai videogiochi, adesso spero di essere il suo alter ego».
ENFANT PRODIGE 
Beata incoscienza della gioventù, che genera entusiasmo. Sarà pure per questo (oltre al paragone con Messi in Messico), che fra i fan più accaniti c’era da un mese la frenesia spasmodica dell’annuncio del 2004, Luka Romero. Eccolo, un altro jolly fra centrocampo e attacco, figlio di Diego, ex calciatore sudamericano. È esploso nella Cantera del Maiorca, 230 gol in 108 gare come impressionante bottino. A 15 anni e 219 giorni in Liga, al debutto. Tare ha battuto in extremis sopratutto la concorrenza del Borussia Dortmund. Che ora, tramite il ds Michael Zorc, frena sulla cessione di Julian Brandt alla Lazio: «Ha un talento incredibile e può far bene con noi il prossimo anno». In realtà, Lotito ha già stretto la mano al vice-presidente Pieper per il prestito del tedesco con diritto di riscatto, ma questo significa sia tutto fatto. 
BLOCCO 
Perché devono entrare almeno 30-35 milioni per fare mercato.

Ecco perché in ritiro il presidente risponde così al tifoso, che gli chiede due acquisti immediati per la Lazio: «Se metti tu i soldi nel bilancio...». Sarebbero ben accetti anche 45 milioni (dei 60 richiesti) per Luis Alberto, ma Villarreal e Milan giocano al ribasso. Lotito non ha parlato ad Auronzo con lo spagnolo. Ci ha pensato Tare dicendogli di lavorare concentrato, in silenzio e col massimo impegno, aspettando ogni eventuale sviluppo. Solo da qualche addio eccellente passa il 4-3-3 di Maurizio, già avvisato. Insigne è il sogno, il futuro vero ora sono due “Pulci” di grande prospetto.

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