Vavro, Bastos, Luiz Felipe e Patric: la Lazio lancia le primarie del centrodestra

Vavro in azione contro il Celtic
di Alberto Abbate
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Venerdì 15 Novembre 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 20:35
Il centro-destra cerca ancora un segretario: manca il terzo leader della difesa con Acerbi e Radu. Questa sosta servirà a Inzaghi per trovare un altro centrale fisso prima del nuovo inizio di campionato? Sono stati spesi in estate ben 12 milioni per evitare questo turbinio, invece non è mai diventato titolare Vavro. Nonostante dal ritiro della Slovacchia continui ad assicurare: «Io sono pronto». A dire il vero, Inzaghi lo ha provato due mesi prima di darsi un responso negativo. Così alla prima giornata contro la Samp, ecco in campo Luiz Felipe, così come nel derby del primo settembre. Trovato l’escamotage? Macché. A Ferrara è ricominciato il giro delle maglie.

LA SOLUZIONE A SORPRESA
Dal primo minuto spunta a sorpresa il nome di Patric e sembra di rivedere un vecchio motivo della scorsa stagione. Inzaghi vuole proporre da dietro il gioco con le squadre piccole, ecco perché insiste su un terzino adattato al centro e rimasto sul mercato per tutta l’estate. Non a caso, l’ultima parola sulla sua permanenza l’ha messa proprio Simone. Che da anni invoca Izzo per avere un giocatore di spinta come terzo difensore. State certi che se fosse arrivato lui, il tecnico avrebbe utilizzato sempre lo stesso trio titolare. Invece, adesso vive a seconda degli avversari e delle giornate.

MUGUGNI
E pensare che Inzaghi non è uno che ama cambiare. Quest’anno il turnover si è visto solo nelle gare europee e in alcuni ruoli chiave. Il centro-destra è senz’altro l’esempio più eclatante. Luiz Felipe continua ad avere le maggiori (9) presenze, eppure è rimasto fuori 3 volte nelle ultime 5 gare decisive. Inzaghi ha ritrovato in Patric maggiori garanzie, a San Siro si è affidato addirittura a Bastos per contenere le folate rossonere. Nemmeno l’ombra del titolare designato Vavro nel tour de force. Eppure lui doveva essere uno degli uomini della rivoluzione, così era stato prospettato da Tare. Ora, lontano dai microfoni, rimproverato pure da Lotito per il suo acquisto e quello di Adekanye. Il presidente ha investito tanto (comprese le commissioni e l’ingaggio), ma con loro non è stato fatto nessun salto. È c’è poco da prendersela con Inzaghi, che almeno il centrale in Europa lo ha testato (quasi in qualsiasi ruolo) con uno scarso risultato.

PER UNA MAGLIA
Ieri alla ripresa a Formello si è rivisto Lulic, prima o poi bisognerà tirare le somme sul suo eventuale sostituto Jony. Ha dimostrato d’avere ancora tanto da imparare come esterno nel 3-5-2 pure contro il Celtic. Tornando alla difesa, a breve rientrerà in gruppo Radu, una volta superato del tutto lo stiramento. Affiancherà di nuovo lui Acerbi in difesa nel prossimo turno. Da martedì Inzaghi farà invece ripartire le primarie per un posto sul centro-destra contro il Sassuolo. Sarebbe il caso una volta per tutte di trasformarlo in posto fisso. Perché la Lazio avrà pure la quinta miglior difesa di questo campionato, ma sinora i maggiori punti li ha conquistati rimediando a errori dietro o facendo sempre almeno un gol in più dell’avversario.
 
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