Lazio a caccia dell'undicesima: un record con vista derby

Lazio a caccia dell'undicesima: un record con vista derby
di Emiliano Bernardini
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Sabato 18 Gennaio 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 09:09
Per la famelica Lazio il paradosso più grande sarebbe proprio quello di deludere le aspettative dei più non riuscendo a mangiarsi anche la Samp. Errore. Di quelli da sottolineare con la matita blu: grave. Anzi, gravissimo. Normale che una partita in casa contro un’avversaria decisamente molto meno forte è un’occasione ghiotta ma come ripete in continuazione Inzaghi c’è bisogno di restare con i piedi per terra. Due i rischi principali. Uno è quello di approcciare male la gara di questo pomeriggio. Secondo metabolizzare male una mancata vittoria. Un pareggio non è certo un risultato deludente se si analizza il cammino precedente. Normale che l’approccio debba essere di quelli rabbiosi, da grande squadra. La Samp arriva anche un po’ più tranquilla dopo la cinquina rifilata al Brescia domenica scorsa. I blucerchiati hanno 5 punti di vantaggio sulla zona salvezza ma Ranieri è stato chiero con i suoi alla vigilia: «Possiamo sbagliare partita, ma non accetto rilassamenti. La prestazione è sacra. Ci deve essere. Se vedo una squadra rilassata me li mangio». Inizia una settimana da vivere tutta d’un fiato per la Lazio che oggi sfida Ranieri, martedì il Napoli in coppa Italia e domenica la Roma nel derby. Tre gare per testare ulteriormente la maturità dei biancocelesti. Vincere entrambe quelle di campionato aprirebbe scenari da favola se si pensa che Immobile e compagni devono recuperare anche la partita contro il Verona. 
TABÙ E NUOVI OBIETTIVI
Quella della Lazio somiglia tanto ad una di quelle corse campestri dove via via però gli ostacoli si moltiplicano. D’altronde se si vogliono scrivere nuove pagine di storia bisogna alzare il tiro. Questo pomeriggio ecco presentarsi un nuovo tabù: Ranieri. Già, proprio quel Claudio che fa rima con Roma ma soprattutto con tabù. In campionato non perde contro la Lazio addirittura dal primo marzo 1997. Quella volta a castigare la sua Fiorentina ci penso negro su assist di Signori. Poi 2 pareggi e ben 7 ko. Addirittura 4 di fila nei derby. Per i biancocelesti è andata meglio in coppa Italia con le due vittorie contro la Juve per 2-1 della stagione 2008/09. Quella che poi consegnò la coppa all’allora squadra di Reja. Insomma dopo quelli contro Milan, Juve e Napoli ce n’è un altro da sfatare. Farlo darebbe una goduria doppia. Eh già perché l’eventuale vittoria contro la Samp sarebbe l’undicesima di fila, Inzaghi eguaglierebbe la striscia che la Roma ottenne nel 2006. Tra l’altro vincendo il derby per 2-0. La Lazio potrebbe anche fare meglio superandola proprio nella stracittadina di domenica prossima. Il bilancio è sicuramente più bello se si guardano le statistiche contro la Sampdoria. Negli ultimi dieci anni i biancocelesti hanno vinto 12 volte, pareggiato tre e perso altrettante. Inzaghi si affida al fortino Olimpico dove i suoi, quest’anno, non hanno mai perso: 7 vittorie e 2 pari contro Roma e Atalanta. Ma c’è di più perché in casa la Lazio va a segno da ben 23 gare di fila per un totale di 54 gol. 
IL FATTORE C
Non solo perché il tecnico biancoceleste può contare sul secondo miglior attacco della serie A. In attacco, nonostante i passi avanti di Correa, giocheranno Immobile e Caicedo. Il primo che ha come obiettivo la scarpa d’Oro e la classifica dei cannonieri italiani. Al momento è in testa ad entrambe con 20 centri. Oggi arriva la Samp la sua vittima preferita. Ai blucerchiati Ciro gli ha rifilato 10 gol in 12 partite, 7 con la maglia della Lazio. Ironia del destino anche per Caicedo la squadra di Ranieri è quella a cui ha segnato di più: tre centri in 2 partite. Della serie senza Correa il fattore C è comunque in salvo. Per il resto Inzaghi potrà contare sul solito centrocampo formato da Luis Alberto, Leiva e Milinkovic. Sugli esterni Lazzari e Jony. Lo spagnolo, 4 assist in coppa Italia, sostituisce lo squalificato Lulic. In difesa Acerbi al centro, con a destra Patric che sembra aver vinto il ballottaggio con Luiz Felipe e a sinistra Radu che ha smaltito un piccolo problema alla caviglia. 
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