Lazio, da Muriqi a Musacchio: i flop di un mercato 20/21 da dimenticare

Lazio, da Muriqi a Musacchio: i flop di un mercato 20/21 da dimenticare
di Valerio Marcangeli
3 Minuti di Lettura
Sabato 29 Gennaio 2022, 11:51

Da dimenticare, appunto. Impossibile commentare diversamente il mercato della Lazio per la stagione 2020/21. Un vero e proprio disastro confermato dall’imminente partenza di Muriqi direzione Maiorca. Contando anche la finestra invernale, degli 8 calciatori aggregati all’allora rosa di Inzaghi ne sono rimasti solamente due. Si tratta di Pepe Reina e Akpa Akpro. L’ivoriano, messo a bilancio per circa 12,4 milioni di euro, fin da subito era a conoscenza del ruolo da gregario al quale sarebbe andato incontro anche se finora ha totalizzato comunque 53 presenze, 1 gol e 1 assist. Il portiere spagnolo, arrivato a zero, con Inzaghi è riuscito a soffiare il posto da titolare a Strakosha, ma con Sarri lo ha perso tornando ad essere il vice dell’albanese, ruolo previsto al suo arrivo nella Capitale.

Muriqi: il secondo acquisto più oneroso dell'era Lotito con un gol ogni 783 minuti

Il fiore all’occhiello di quella campagna acquisti estiva fu Muriqi. Il Pirata del Fenerbahce che, a detta di Tare, la Lazio si è potuta permettere solamente grazie alla crisi economica dovuta al Covid. Il suo costo (19,8 milioni di euro, secondo solo a Zarate nell'era Lotito) e il suo stipendio favorito dal Decreto Crescita (2,2 milioni) non sono mai stati giustificati dalle prestazioni in campo: 49 gare, 1566 minuti e 2 gol in tutto (uno ogni 783 minuti). Media horror per il classe ’94 che dopo un anno e mezzo è ad un passo dall’approdo in Liga al Maiorca. Trasferimento in prestito oneroso con un diritto di riscatto fissato a circa 12 milioni di euro.

Nell’estate del 2020 arrivò anche Mohamed Fares dalla Spal. Nonostante i buoni propositi e un investimento da 8 milioni di euro, anche il franco-algerino non è mai riuscito a sbocciare. Dopo 29 presenze e 1 assist nella stagione 2020/21 il classe ’96 è stato girato in prestito al Genoa dove in 9 gare ha fatto meglio dell’intero anno precedente con la Lazio con 2 gol e 1 assist. Qualche settimana fa Fares ha raggiunto il suo ex ds alla Spal, Davide Vagnati, al Torino.

Prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro, ma la sua avventura è finita prima di cominciare. L’esterno ha riportato una lesione del legamento crociato del ginocchio destro. Nel 2019 si lesionò quello del ginocchio sinistro. Sfortunatissimo.

Da Escalante in estate a Musacchio in inverno: parametri zero e prestiti lontani da Formello

Continuando l’elenco, nell’estato del 2020 approdò nella capitale anche Escalante. Il mediano argentino nonostante non avesse quasi mai giocando in mezzo in un centrocampo a tre con Inzaghi fu adattato in cabina di regia. Nella sua prima stagione da vice Leiva ha ottenuto anche buoni numeri considerate le 30 presenze. Sarri invece gli ha preferito fin da subito Cataldi e lo ha schierato solamente 9 minuti a Empoli nella prima gara stagionale. Pronti via a inizio gennaio Escalante è tornato tra le braccia del fidato mister Mendilibar all’Alaves in Liga, ovviamente in prestito con diritto di riscatto. Formula, quest’ultima, con la quale arrivarono Andreas Pereira dal Manchester United e Hoedt dal Southampton (fu un ritorno il suo) con un contributo quasi nullo. Non va dimenticato infine Musacchio a gennaio. La Lazio trovò l’accordo con il Milan per liberare l’argentino a metà stagione, ma il suo contributo in 5 mesi fu in tutto di 292 minuti. Altro flop. Come dicevamo, da dimenticare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA