CORREZIONE
Domenica, come nel derby, un’altra partita da fuoriclasse, senza entrare fra i marcatori. Il problema è che serve a tutti i costi anche la sua vena, visto che non è sufficiente ormai solo Immobile. Quella che porta al gol di di Ciro resta comunque una magia incredibile, così come il passaggio-luce inventato per Leiva e non sfruttato. Classe immensa, Correa, eleganza, tecnica e rapidità. Un Tucu-taka che dovrebbe far volare la Lazio e invece la lascia talvolta a mezz’aria in fase di decollo. Joaquin deve diventare più cattivo, altrimenti rischia di restare sempre un campione incompiuto. Lo si capisce dal fatto che i suoi numeri sono importanti, ma poi non si concretizzano in punti. Correa top player per le occasioni create (4) e per la precisione (94,3%) dei passaggi offensivi completati (18 su 19). Ovviamente primo insieme a Milinkovic per dribbling (3), ma Correa alla fine è solo bellezza effimera senza un maledetto tapin. E’ l’uomo che crea sempre la superiorità numerica, ma poi non riesce a incidere sotto porta. Inzaghi dovrà correggergli questa caratteristica per trasformarlo in arma assoluta. Alla fine il Tucu-tucu dovrà inventarlo lui. Per potergli dire mi piaci, mi piaci di più.
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