Lazio, contro lo Spezia Inzaghi sostiene Pereira

foto ROSI
di Daniele Magliocchetti
4 Minuti di Lettura
Sabato 5 Dicembre 2020, 07:30

Una Lazio tignosa. Senza fronzoli e formato Champions. Non usa mezzi termini, va dritto al sodo Inzaghi e, per farsi capire meglio e caricare il concetto, usa il romanesco. E anche bene, nonostante la leggera calata piacentina. «Voglio vedere la stessa tigna di Dortmund, senza se e senza ma», il tono fermo dell’allenatore. Sa bene che contro lo Spezia (primo incontro ufficiale in serie A) la posta in gioco è molto alta, soprattutto dopo la figuraccia della settimana scorsa all’Olimpico con l’Udinese. 
Una squadra floscia, a tratti spocchiosa che ha preso una bella scoppola coi friulani. Una battuta d’arresto che ha sorpreso e fatto infuriare il tecnico. Ecco, cadute del genere o cali di concentrazione non sono più ammessi, a maggior ragione dopo l’ottima risposta sul piano del gioco e caratteriale contro il Borussia Dortmund. «Se siamo una grande squadra, non dobbiamo scegliere le partite, ma avere sempre le stesse alte motivazioni», l’altra frustata del tecnico. Due bordate, una dietro l’altra, non certo pronunciate con rabbia o polemica, ma con la determinazione di chi sa che ha a disposizione un gruppo di giocatori forti e importanti che devono essere sempre un po’ strigliati.
Il pareggio in Champions ha ridato tranquillità ed entusiasmo alla squadra e al tecnico, ma chi conosce Simone, sa bene che quella sconfitta con l’Udinese ancora non gli è andata giù del tutto. Ha preparato la sfida di oggi con lo Spezia senza tralasciare alcun dettaglio, in modo maniacale come sempre, con la ferma intenzione di tornare nella capitale con una vittoria che consenta alla Lazio di rilanciarsi in classifica. Il vero obiettivo, al di là della qualificazione agli ottavi di Champions, è arrivare alla sosta di Natale cercando di impressionare tutti, possibilmente tentando di fare filotto, incluse Napoli e Milan, e rimettersi in corsa per le posizioni alte della classifica. Non c’è più tempo per guardare indietro e commettere passi falsi, per questo la partita di oggi è fondamentale per l’allenatore.

Fare in modo di rivedere la Lazio e la rimonta dell’anno scorso prima del lockdown. E ripartire senza una vittoria, renderebbe vano questo sogno. 

LE SCELTE 
E proprio in questa ottica va vista la formazione che ha intenzione di scegliere Inzaghi. Cambi ce ne saranno, ma sono praticamente i titolari. L’unico vero dubbio è in porta con Reina in vantaggio su Strakosha, ma l’albanese non è completamente tagliato fuori. Per quanto riguarda il resto, il tecnico si affida ai suoi uomini più importanti, come Luiz Felipe e Radu che a Dormund non c’erano, ma sono i titolari. Per non parlare del centrocampo formato da Leiva, Milinkovic e Luis Alberto. Un trio di sostanza e qualità tra i più forti del campionato, se non proprio il più forte e completo di tutti. Sugli esterni Lazzari e Marusic, col primo che in Germania ha cominciato dalla panchina. In attacco la vera novità, visto che l’allenatore darà la seconda chance da titolare dopo Torino a Pereira. Sarà lui ad affiancare Immobile in attacco e non Correa che non sta benissimo e partirà dalla panchina. Pensando al Bruges, probabile una staffetta tra Ciro e Caicedo, ma anche tra il Tucu e l’ex United. Insomma, sulla carta quattro cambi rispetto alla partita di Champions, un discreto turnover, ma, Correa a parte, con lo Spezia a Cesena (campo neutro per via dei lavori di adeguamento allo stadio Picco) sarà la Lazio titolare.

TORNA PERUZZI 
La trasferta odierna sarà anche l’occasione di rivedere Angelo Peruzzi insieme alla squadra dopo la polemica con Lotito. Il club manager aveva chiarito e fatto pace con il presidente Lotito già alla vigilia della sfida col Borussia Dortmund, ma non c’è stato il tempo per organizzare il viaggio. Ora è tutto sistemato e tutto chiarito. Non resta che vincere e preparare il decollo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA