Lazio: confronto fra Sarri, Immobile e Milinkovic: «Uniti fino al traguardo»

La squadra biancoceleste potrebbe qualificarsi con 6 punti

Lazio: confronto fra Sarri, Immobile e Milinkovic: «Uniti fino al traguardo»
di Alberto Abbate
4 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Maggio 2023, 06:57

Solo lui e il gruppo. Fuori Tare, lo staff, ogni spiffero. Sarri manda via tutti e per mezz'ora fissa negli occhi i suoi giocatori a Formello: «Abbiamo 4 finali, non gettiamo tutto al vento». Allenamento iniziato in ritardo ieri mattina perché era necessario un chiarimento vero, dopo la Caporetto di San Siro. Il tecnico lo aveva promesso a colloquio con un Lotito, scuro in volto a Milano. Ora vuole capire se tutta la squadra lo stia ancora seguendo e quanto creda all'obiettivo Champions. Mai collezionati tre ko in 4 gare nell'era Maurizio Sarri. Per carità, sono comprensibili le difficoltà contro corazzate come Inter e Milan, ma la Lazio ha dimostrato ben altro spirito in questo campionato e stavolta non ha proprio combattuto sabato a San Siro. La stanchezza si sta facendo sentire, ma Sarri non vuole ci siano altre scorie o motivazioni dietro una prestazione così sotto tono: «Abbiamo tre giocatori determinati, che non sono in grandi condizioni dal punto di vista mentale e fisico in questo momento».

Milan-Lazio 2-0, lo scontro diretto Champions è senza storia: decidono i gol di Bennacer e Theo

Va bene Zaccagni affaticatissimo, ma a Milinkovic e Immobile cosa sta succedendo? Altro faccia a faccia con Sergej e il capitano (il primo dopo la sfuriata col Sassuolo), l'allenatore spera sia produttivo già da venerdì contro il Lecce all'Olimpico. Si sono detti tutto. Magari l'epilogo sarà quello ammirato da gennaio con Luis Alberto, con le valigie in mano e ora trascinatore insieme a Felipe Anderson. Ora il serbo sembra ai titoli di coda (dopo la Juve, anche il Milan è tornato sotto), ma convinto: «Mancano 4 partite, che per noi devono essere come 4 finali. Indosso questa maglia dal 2015 - le parole affidate ai social - e ho sempre cercato di dare il massimo. E così farò ancora perché come sapete tutti come sono fatto. Dobbiamo farcela, dobbiamo raggiungere l'obiettivo».
QUATTRO OSTACOLI
È un altro patto Champions sino al gong.

Un altro match point non può essere fallito. Dopo il sorpasso della Juve al secondo posto provvisorio (oggi le motivazioni del Collegio di Garanzia, aspettando eventuali penalità della Corte federale D'Appello), Atalanta e Roma restano a -6 punti dalla Lazio. In teoria, potrebbero bastare due vittorie ai biancocelesti per tagliare il traguardo. Ma Sarri è perentorio: «Non facciamo calcoli. Siamo morti, se guardiamo il calendario». Vuole vincerle tutte contro Lecce, Udinese al Friuli, Cremonese ed Empoli al Castellani il 4 giugno. In realtà, sulla carta non c'è nulla di proibitivo, la classifica assicura che nulla è perso. Ma bisogna avere un altro approccio e ritrovare anche il bersaglio. Sabato la Lazio non ha effettuato neanche una conclusione nello specchio, non succedeva dal 17 ottobre 2020 (contro la Samp) lontano dall'Olimpico.

La Lazio batte il Sassuolo 2-0 e torna al secondo posto: a segno Felipe Anderson e Basic


DIFESA E RECUPERO
Anche la difesa però deve tornare di ferro. Sei gol incassati nelle ultime 4, dopo averne subito appena 1 nelle precedenti otto. Segnale chiaro di una squadra che va in sofferenza quando attacco e centrocampo la proteggono meno. Senza togliere nulla alla bravura tecnica del "piccoletto" Marcos Antonio (caviglia sinistra ok), si sente troppo la mancanza di uno schermo come Cataldi lì in mezzo. Danilo è ancora alle prese con l'edema al polpaccio rimediato con Lukaku, rimane un cauto ottimismo per venerdì, ma è legato ai nuovi accertamenti il suo rientro in campo. Fra domani e mercoledì il responso per tentare una corsa contro il tempo e provare a tornare subito in gruppo e tentare. Un gruppo ricompattato e rinvigorito dall'ultimo confronto.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA