Lazio, c'è la Conference: Sarri al bivio, occasione o peso nella corsa Champions?

Previsto ampio turnover: sarà un test per il mercato sinora bocciato e rimandato

Lazio, c'è la Conference: Sarri al bivio, occasione o peso nella corsa Champions?
di Alberto Abbate
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Martedì 14 Febbraio 2023, 07:01 - Ultimo aggiornamento: 15:23

Il tormentone fra i tifosi è già partito: Conference sì o no. Ed è un dilemma ora persino interno alla Lazio. Perché da una parte Sarri non intende abbandonare nessuna competizione a cuor leggero; dall'altra l'Europa rischia di complicare ulteriormente il già tortuoso cammino in Serie A verso la Champions. Il doppio appuntamento contro il Cluj (dopodomani e il 23 febbraio) insomma rappresenta subito un bivio, in questo senso. Dopo l'eliminazione dall'Europa League, il tecnico era stato chiaro: «Snobbare la Conference sarebbe stupido. All'inizio può non entusiasmare, ma tra un paio di turni diventa un bel torneo». Soprattutto, alla luce dei modesti avversari, è una rassegna in cui la Lazio potrebbe fare davvero la voce grossa sino in fondo. E quindi contemporaneamente è un piano b prezioso, nel caso in cui la situazione dovesse precipitare in campionato. Oltretutto Lotito ci tiene parecchio, perché se il percorso dovesse chiudersi con la Coppa in bacheca, la Uefa verserebbe più di 21 milioni, senza contare gli incassi del botteghino.

TESORETTO

Tuttavia, complice la rivalità con la Roma detentrice del trofeo, molti tifosi continuano a guardare la Conference con la puzza sotto il naso. Anche se in realtà domani sera alle 21 (diretta Dazn e Sky) saranno in pochi all'Olimpico (6mila presenti, si rischia di non arrivare a 10mila spettatori) perché c'è pure un nodo legato al caro-biglietti (60 euro in Monte Mario) imposto dalla Lazio. Chissà se Sarri riuscirà in due giorni a richiamare più pubblico allo stadio, ma ha pochi mezzi per farlo. Dopo un giorno di riposo, oggi inizieranno le prove tattiche a Formello. Un ampio turnover è certo, ma non perché si sottovaluti il torneo.

I titolari sono stati spremuti sin all'osso in questo nuovo anno, non hanno mai tirato il fiato. Guarda caso, Milinkovic è in forte dubbio, quasi sicuramente verrà risparmiato per un alluce gonfio, e Romagnoli ha rimediato una lesione di primo grado: conferme dagli esami di ieri, stiramento al flessore sinistro, almeno 3 gare ai box (anche la Samp a rischio) con circa due settimane di stop. La panchina (corta) adesso deve dare un segnale d'orgoglio. In tanti fiutano la loro chance dall'inizio: senz'altro Patric, Maximiano per il riscatto, Pellegrini (inserito in lista al posto di Radu) per l'esordio, Basic e Marcos Antonio in mezzo al campo. Più residua è la speranza davanti per il baby Cancellieri, Luka Romero è squalificato dopo il rosso col Feyenoord.

TREND NEGATIVO

Sarà insomma un test per il mercato sinora bocciato e rimandato. Sarri d'altronde non può far altro perché andata e ritorno con il Cluj sono in mezzo a due match cruciali (Salernitana, vietata al trasferta ai laziali, e Samp) in campionato per ritornare al quarto/terzo posto. Eppure anche in Europa adesso i biancocelesti devono invertire un trend negativo. Negli ultimi anni hanno praticamente sempre fallito: nel 2019 ai sedicesimi col Siviglia, nel 2020 ai gironi, nel 2021 agli ottavi di Champions col Bayern Monaco e lo scorso anno ai sedicesimi di Europa League con il Porto. L'ultimo passaggio del turno risale agli ottavi di finale di Europa League contro la Dinamo Kiev a marzo 2018. Se la Lazio non sta passando un periodo semplice, almeno neanche il Cluj in patria se la passa benissimo. Doppio ko contro Steaua Bucuret e Craiova, i rumeni si trovano attualmente al secondo posto in campionato, un punto sotto il Farul Constanca che conta, però, una partita in meno.  Il tecnico Petrescu è allarmato: «Se giochiamo così, sicuramente a Roma perderemo. Dobbiamo essere migliori e più aggressivi contro la Lazio». Oddio, un altro pressing forsennato.

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