Lazio, con Milinkovic si accendono le luci a San Siro

Lazio, con Milinkovic si accendono le luci a San Siro
di Daniele Magliocchetti
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Venerdì 12 Febbraio 2021, 07:30

L’AmmazzaInter è in agguato. Le porte del Paradiso sono sui piedi e sulla testa di Milinkovic. Nessuno come lui sa come far male all’Inter. Tra le big del nostro campionato, la formazione nerazzurra allenata da Conte è quella a cui il serbo ha segnato di più. E tutti gol decisivi, pesanti: uno da tre punti a San Siro a marzo del 2019, un altro, sempre da tre punti, un anno fa esatto, l’ultimo a ottobre scorso all’Olimpico che ha sancito la rimonta a Lukaku e soci. Tutti e tre sono gol non affatto banali, ma d’autore: due di testa e uno di piatto, dopo aver mandato in tilt l’intera difesa interista con una magia. Per Handanovic, uno di quei portieri abituato a fare sempre bella figura, il Sergente è un vero incubo perché ogni volta che l’ha perforato erano palloni impossibili, quasi battezzati fuori, soprattutto i due realizzati di testa, con traversoni simili e l’estremo difensore spiazzato. 
CHANCE SCUDETTO 
Il ventuno biancoceleste avverte l’importanza della sfida di San Siro, tanto che in questi giorni in allenamento quasi non si frena. E’ elettrico e in grande forma, anche perché l’occasione è di quelle incredibili. Fare un’altra volta risultato in casa nerazzurra non è solo prestigio, ma un vero e proprio passepartout per la corsa al titolo. E Sergej e tutti i suoi compagni sanno bene che si giocano una chance importante. Il serbo, poi, ci ha preso gusto ad essere protagonista, ma non solo perché davanti ci sarà l’Inter. Da come si muove in campo e interagisce con la squadra sembra quasi aver preso coscienza di quanto sia importante. E’ diventato un leader tecnico in tutti sensi. Ancora meno fronzoli rispetto a prima, anche se ogni tanto si lascia andare a colpi di tacco inutili, ma compensa dominando in mezzo al campo con fisico e tecnica. Quest’anno ha già segnato quattro gol e servito otto assist. Il serbo è talmente su di giri per la gara di domenica che ieri, durante la foto ufficiale della squadra, ha cercato la posa per lo scatto migliore, e poi ha postato l’immagine su Instagram, assegnando l’Oscar a se stesso e alla Lazio.
LA SFIDA 
A San Siro, ad aspettarlo ci sarà Barella, al momento il miglior centrocampista italiano.

I due giocano nella stessa zona di campo. Sergej fisicamente è un gigante, Nicolò non proprio, ma è tosto. L’Inter si poggia anche sul dinamismo e la vena realizzativa del centrocampista nerazzurro. Anche lui come il laziale ha uno score stagionale importante: tre reti realizzate e sei assist. Entrambi hanno facilità nel giocare il pallone, guizzi da campione e inserimenti in area che fanno tremare le difese. Tutti e due amano partecipare all’azione e tentare in tutti i modi di distruggere quella avversaria. Tanti li mettono a paragone, ma probabilmente il serbo biancoceleste ha qualcosa in più nelle giocate e nell’essere determinante in ogni zona del campo. Inzaghi farà affidamento sulla voglia di Sergej di primeggiare, anche perché quello che sta passando davanti alla Lazio è un treno importante. E il Sergente non solo ha voglia di salirci sopra, ma di guidarlo e condurlo verso un traguardo da sogno.

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