IL RISCATTO
Andata e ritorno, lo scorso anno Ciro contro il Napoli si trasformò in doppio assistman, ma non bastò per il risultato. La Lazio è a secco di vittorie coi partenopei dal 2012, è il momento di sfatare al debutto questo tabù non ripetendo certi errori: «Bisogna partire con quanto di buono fatto l’anno scorso – le parole d’Immobile in ritiro - e poi cancellare i blackout che abbiamo avuto, in quello dobbiamo sicuramente migliorare». Ancora Immobile, altro Ciro per la Champions. Anche se sarà difficile ripetere certi numeri: «Tutti si aspettano tanto, non si possono fare sempre 41 gol, ma proverò a fare il massimo. Non prometto gol, ma la maglia sempre sudata sì. Le mie reti dipendono anche dal lavoro del resto della squadra».
L’ASSIST DI LUIS
Luis Alberto domani proverà a lanciarlo come ai vecchi tempi, dopo le amichevoli stitiche con Arsenal e Borussia i due promettono nuovi lampi. A centrocampo ecco la nuova regia di Badelj con Leiva squalificato, Milinkovic e Parolo ai suoi fianchi, Caceres e Marusic sulle fasce. In difesa Luiz Felipe (secondo i media brasiliani osservato speciale sia di Mancini per l’Italia che per la Selecao) sorpassa Wallace sul centro-destra al fianco di Acerbi e Radu.
GIA’ POLEMICHE
Guai a subire altre imbarcate, Inzaghi ci ha lavorato tutta l’estate. Ma guai anche a subire altre ingiustizie arbitrali, con i replay del Var sui maxi-schermi le giuste decisioni non sono comunque assicurate. E sono già partite fra i laziali le polemiche per le prime designazioni. Alla prima ecco Banti, con uno score incredibilmente negativo nelle direzioni biancocelesti: in 23 incontri, 7 vittorie, 4 pareggi e ben 12 sconfitte. Addirittura sei i precedenti tra Lazio e Napoli col fischietto di Livorno a dirigere la gara: nessun successo della Lazio. Impossibile dimenticare il ko al San Paolo in cui per un gol fantasma di Brocchi la squadra di Reja pagò letalmente dazio. Non si può però subito iniziare con la dietrologia il nuovo campionato.
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