Rinasce con la Lazio, ora ha gli occhi azzurri. Sogna, Cataldi. Era nell’aria la convocazione di Mancini, è arrivata dopo le defezioni con l’Italia di Zaniolo e Pellegrini. Insomma, è biancoceleste anche il derby dei destini invertiti. Fuori i romanisti infortunati, Cataldi si rialza invece in meno di 24 ore dalla botta al fianco, che aveva costretto Sarri a sostituirlo contro la Salernitana negli ultimi minuti. Solo una contusione, il centrocampista non si sarebbe mai perso questa chance dopo gli stage con Conte e Ventura appena annusati. Dopo la prestazione con l’Atalanta a Bergamo, Danilo aveva ricevuto i complimenti, si aspettava una chiamata dal ct. Non è un caso che il telefono abbia squillato proprio ieri. A 23 anni si stava per sposare e aveva dovuto rimandare il matrimonio per l’Under 21 (20 presenze e due gol) e gli Europei. Quattro anni dopo, a 27, Cataldi ha dovuto sospendere il trasloco sulla Cassia per raggiungere a Coverciano i compagni, Immobile e Acerbi: «Non ti sei mai abbattuto ed hai avuto una forza immensa. Te lo meriti davvero, amore mio – il messaggio su Instagram della moglie Elisa – perché sei un esempio per forza e determinazione. Piango di gioia, anche se mi mancherai».
COME LUI SOLO ALTRI SEI
Mancherà tanto anche a Tommaso (per papà Tommy), il figlioletto di due anni a cui Cataldi ha promesso di riuscire stavolta a esordire in azzurro con la maglia 32 - o, in alternativa, la 5 - con la Svizzera o l’Irlanda del Nord. Danilo video-chiama la famiglia alla fine di ogni partita in trasferta con la Lazio, ha scelto il nome del suo bimbo in onore di Maestrelli per trasmettergli la stessa fede del calcio. Romano e laziale, non c’è dubbio. Dai tempi di Alessandro Nesta, mica uno qualunque, non c’era un simile orgoglio. In mezzo, Antonio Candreva, convocato sì quando indossava la maglia biancoceleste, ma di nascita non certo tifoso. Prima di loro soltanto altri quattro capitolini laziali convocati in azzurro: Fulvio Bernardini, Attilio Ferraris, Francesco Gabriotti e Bruno Giordano. E allora anche la società celebra Danilo: «Complimenti», c’è scritto a lettere cubitali nell’annuncio.
LA RINASCITA IN PANCHINA
In pochi mesi si è capovolto il suo mondo.