Lazio, capitano cercasi. Se parte Biglia chi guiderà la squadra?

raduno Lazio
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 13 Luglio 2016, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 15:12

LA SCELTA
dal nostro inviato
AURONZO DI CADORE Simone Inzaghi chiede un parere al Senato. E' un momento molto delicato quello che sta vivendo la Lazio e lo staff tecnico, alla sua prima vera esperienza in serie A, si trova a dover fronteggiare dei problemi giganteschi. Simone è uomo navigato e che sa benissimo quanto in questi casi sia fondamentale avere uno spogliatoio unito. Lo scorso anno ha toccato con mano le spaccature presenti tra i giocatori e che di fatto hanno determinato l'andamento disastroso della stagione. E così nella mattinata di ieri ha tenuto un colloquio con Radu e Lulic, i due senatori della squadra. Ha voluto capire qual è l'umore dei suoi ragazzi per cercare di tirare fuori il meglio da ognuno di loro, ma soprattutto chiarire per tempo qualsiasi problema. Proprio Radu e Lulic in questi primi giorni di ritiro si sono mostrati molto concentrati ma anche molto pensierosi. In particolare il terzino romeno è apparso scuro in volto durante gli esercizi. Il volta faccia di Keita è uno dei motivi di questo suo malessere. Avrebbe preferito che il giovane senegalese ne parlasse con lui e con Senad prima di non presentarsi in ritiro e sparare a zero su tutto con quel comunicato.
GRADI AMBITI
Ma non c'è solo questo alla base di un nervosismo generale. L'assenza della società in ritiro pesa, i giocatori si sentono abbandonati. Avrebbero preferito la presenza di almeno un dirigente a fare da scudo alle tante critiche. La Lazio poi non sta considerando l'ennesimo caso che potrebbe scoppiare, ma magari Inzaghi sì. Se Biglia dovesse partire chi sarà il capitano? Il tecnico ha posto la permanenza del regista in cima alla lista dei suoi desideri biancocelesti, eppure sa bene quanto sia grande il rischio di doverci rinunciare. Anche per questo ha parlato con Radu e Lulic. Il romeno rischia di finire tutto l'anno in panchina e così la fascia potrebbe andare a Senad, l'eroe del 26 maggio. E' un combattente, protesta, ma sa pure quando farlo al momento giusto. Sembrava uno dei partenti, invece può diventare una bandiera. Lo scorso anno è stato uno dei pochi a metterci la faccia. Ieri ha già fatto le prime prove assistendo in piedi a tutta la conferenza di mister Farris che a domanda precisa ha risposto: «All'interno di un gruppo la fascia è un simbolo. Radu e Lulic sono quelli che hanno la Lazio nel cuore».
ANTONIO IN ROSSONERO
Fascia che lo scorso anno aveva fatto impazzire Candreva che ora è tentato dal Diavolo: fra Inter e Napoli, rispunta il Milan. Chiamata di Galliani all'amico Lotito per ricordargli la corsia preferenziale ottenuta col regalo Matri lo scorso fine agosto. L'offerta non è quella di De Laurentiis, ma ci sono comunque 25 milioni sul tavolo, 3 in meno di bonus rispetto alla proposta partenopea. Candreva gradisce la piazza milanese, poco importa che non sia quella nerazzurra prediletta. Il Milan deve però aspettare l'ok di Fininvest, per questo Galliani conferma il gradimento ma non la trattativa. Occhio a un'eventuale intromissione del Chelsea di Conte. Rottura totale invece con Keita che non ascolterà più nessuna promessa della Lotito, vuole essere ceduto subito. Da qui il lavoro frenetico dell'agente Calenda per trovare una squadra pronta a offrire almeno 18 milioni. L'Atletico Madrid può mettere il turbo, ma in Spagna c'è anche il Siviglia di Sampaoli, in Italia piace all'Inter. Slitta a oggi l'incontro fra Valencia e il West Ham. La Lazio offre 2,2 milioni per il prestito e 10 per il riscatto, gli Hammers vogliono arrivare almeno a 15 totali. Ieri il ds era a Roma, mentre i media verdeoro lo annunciavano in Brasile per Felipe Vizeu, attaccante del Flamenco. Sarebbe pronta un'offerta da 6,5 milioni, smentita quella da 3 per Geromel, centrale del Gremio. Vicina la chiusura con Jardel del Benfica. Balla meno di un milione con l'Ostenda per Jordan Lukaku.