Lazio Primavera, il Cesena vince 3-1 e passa in vetta. Calori: «Troppo passivi, ci vuole più anima»

Brutta sconfitta per i biancocelesti, che perdono anche il primo posto del girone

Lazio Primavera, il Cesena vince 3-1 e passa in vetta. Calori: «Troppo passivi, ci vuole più anima»
di Valerio Marcangeli
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Sabato 5 Marzo 2022, 13:49

Crollo pesante per la Lazio che al centro sportivo Rognoni perde 3-1 col Cesena abbandonando anche il primato del gruppo B di Primavera 2. I romagnoli salgono a 40 punti mentre la squadra di Calori resta a 38 con una gara in più. Brutto passo falso – il secondo di fila – che certifica il momento difficile dell’under 19 biancoceleste. Nono gol in campionato per capitan Bertini che serve a poco mentre il Cesena si conferma un rullo compressore in casa con 9 vittorie in 9 partite.

Cesena-Lazio, Francesconi e Cristian Shpendi indirizzano la sfida nella prima frazione

Il Cesena trova il vantaggio al 23’. Azione personale di Stiven Shpendi che passa in mezzo a Floriani Mussolini e Kane e mette dietro per Francesconi che col destro batte Furlanetto. Il portiere biancoceleste tre minuti dopo è fondamentale su Cristian Shpendi lasciato inspiegabilmente solo su un semplice rilancio avversario e lanciato a rete. Calori è costretto anche a cambiare De Santis per un problema muscolare al flessore della coscia destra. Al suo posto entra Marinacci e proprio quest’ultimo al 40’ si perde ancora Cristian Shpendi che stavolta conclude perfettamente al volo col destro su un cross di David dalla sinistra.

L’occasione più pericolosa della prima frazione per la Lazio consiste nel palo da fuori area allo scadere di Adjaoudi.

Schirone chiude i conti. Serve a poco il nono gol in campionato di Bertini

Nel secondo tempo il Cesena inizia fortissimo e serve ancora il miglior Furlanetto per sventare le occasioni dei romagnoli. Pian piano – visto anche il risultato – la Lazio torna a premere soprattutto sulla destra con Castigliani e Floriani Mussolini, ma dalle parti di Bizzini dalla punizione di Bertini a inizio ripresa non arrivano grandi pericoli fino al 77’: Mancino riceve in area e calcia ma non riesce ad accorciare le distanze. Chance sprecata. Calori cerca di pescare forze fresche dalla panchina inserendo Shehu, Troise e Tare, ma la squadra di Ceccarelli si chiude bene, non rischia più nulla e al 90’ trova il 3-0 col tiro a incrociare di Schirone dal limite dell’area. A poco serve il calcio di rigore segnato nel finale da Bertini.

Calori: «Mi aspettavo di più dai ragazzi. Serve più anima in queste partite»

Nel post partita Alessandro Calori ha analizzato la sconfitta ai microfoni ufficiali del club: «Mi aspettavo di più. Siamo sempre arrivati dopo sulle seconde palle. C’è stato un atteggiamento passivo nel primo tempo. Siamo mancati nell’intensità e questo è un altro insegnamento che devono assorbire i ragazzi. Per diventare giocatori non serve solo la tecnica e la tattica, ma anche avere la fame in queste partite». Tanti gli errori secondo il tecnico: «Muovevamo poco velocemente la palla, ci smarcavamo male. Sbagliavamo cose che ci sono sempre venute bene, ma come ho detto quando ci sono delle difficoltà deve venir fuori il carattere».

Tutto ciò per merito dell’avversario: «Il Cesena l’ha interpretata come sapevamo e avevamo visto nell’analisi video. Non basta chiamarsi Lazio per vincere le partite, ma bisogna tirar fuori l’anima. Loro hanno fatto una buona partita con interpreti interessanti come i gemelli Shpendi». Ora è il momento di alzare la testa e ritrovare anche la compattezza: «Bisogna ritrovare la capacità di sviluppare il nostro gioco. Ci sarà un motivo se fino all’altro ieri eravamo la miglior difesa e il miglior attacco del campionato. Dovremo correggere gli errori emersi in una gara testa a testa, nella quale per vincere ci vuole una mentalità diversa. I ragazzi è giusto che si abituino ad avere una certa pressione quando indossi una maglia importante. Se sei normale non hai capito dove sei e cosa ti aspetta per rimanere in certi livelli».

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