Lazio, via al progetto giovani (col sogno Zielinski). Ma per Sarri c'è il rebus del futuro di tre big

Il tecnico toscano ha accettato la politica low cost della squadra

Lazio, via al progetto giovani (col sogno Zielinski). Ma per Sarri c'è il rebus del futuro di tre big
di Alberto Abbate
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Domenica 3 Luglio 2022, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 09:13

Preparatevi a un altro anno zero, non aspettatevi il piazzamento Champions o la corsa allo scudetto. Sarri l'aveva già preannunciato a fine campionato, non si tira indietro. Ha firmato sino al 2025, assumendosi ogni rischio: non strapperà certo il rinnovo solo perché ora il suo lavoro sarà ancora più duro. È stata fatta una scelta condivisa, si riparte dalla politica di ringiovanimento. Maurizio ha sposato questo progetto. Certo, il solito modus operandi lento e approssimativo della Lazio in questo mese lo ha irritato, ma stavolta apprezza almeno lo sforzo: in ogni mossa societaria c'è sempre la sua voce in capitolo. Lotito sta seguendo le tracce giovani della sua lista da gennaio. Peccato si riduca sempre all'ultimo minuto. Il tecnico si è distratto fra l'isola d'Elba e il resto della Toscana per non farsi il sangue amaro, ma ieri è tornato a Roma e in serata si è consumato il vertice a cena con Tare e Lotito. Perché oggi s'inizia a fare sul serio, dopodomani si parte per Auronzo. In extremis possono arrivare gli altri due rinforzi promessi dal patron per il ritiro, oltre Cancellieri e Marcos Antonio. Maurizio insiste per Casale, ma intanto è Mario Gila del Real il centrale più vicino, così come il portiere Guglielmo Vicario: accordo con l'Empoli a 13 milioni più 2 di bonus, è corsa contro il tempo per annunciarlo già domani pomeriggio. Perché, con l'addio di Reina al Villareal, ci sarebbero soltanto Adamonis, Furlanetto e Alia per vestire la nuova maglia dei portieri targata Mizuno alla presentazione ufficiale alle 21 a Piazza del Popolo. È vacante ancora pure il ruolo di secondo: a Sarri non piace Sirigu, ha indicato Terracciano o Provedel, Sergio Rico e Maximiano sono nomi di Tare ancora in ballo.

Ilic e Zielinski

Qualcuno aveva pure rilanciato la suggestione dell'annuncio di Romagnoli con l'aquila sul petto proprio dopodomani sul palco. In effetti, l'ex Milan ha già un ultimatum in mano: per fede, deve accettare nelle prossime ore i 2,8 milioni più bonus e non i 4 del Fulham se vuole sposare la Lazio. Lotito non farà più alcun rilancio. Anche perché non si è ancora liberato dello stipendio di Acerbi, un vero caso interno. Milan, Inter, Juve e Fiorentina tergiversano, ma ora Francesco andrebbe ovunque pur di non partire da Forte dei Marmi e presentarsi (gli valgono già gli esami di idoneità in azzurro) il 9 luglio ad Auronzo. Stavolta, invece, nonostante la voglia di restare in Spagna, Luis Alberto non arriverà in ritardo: ieri ha mostrato su Instagram l'abbraccio con i figli all'aeroporto, domani il Mago sosterrà gli esami nella capitale, ma spera di tornare presto indietro. Vi abbiamo svelato l'intrigo, il Siviglia sta tentando un affondo dietro l'altro: l'ultimo, con l'inserimento di Oliver Torres come contropartita, non soddisfa ancora Lotito, desideroso di avere almeno 25 milioni cash, dal momento che c'è sempre il 30% da riconoscere al Liverpool. Oltretutto il ricavato andrà reinvestito su Ivan Ilic, bloccato col Verona su richiesta di Sarri. E c'è pure il sogno Zielinski mai tramontato.

Colloqui motivazionali

C'è fermento, tante incognite ancora dietro l'angolo. La più grande riguarda senz'altro Milinkovic sino all'ultimo. L'agente Kezman continua a ribadire che non rimarrà alla Lazio, ma le offerte da 50-55 milioni di Arsenal e Newcastle non accontentano Lotito, nonostante la scadenza del serbo nel 2024. Sarri ha provato a spingerlo al Chelsea, anche per prendersi i pupilli Loftus-Cheek ed Emerson Palmieri in cambio, ma non si scalda alcuna trattativa al momento. Così Sergej - insieme a Marusic e agli altri nazionali impegnati sino a metà giugno con la Nations League - è atteso il prossimo week-end ad Auronzo, ma non vuole restarci sino in fondo. Sarri parlerà con Milinkovic, ma anche con altri big per capire quanto le loro motivazioni siano ancora legate al progetto Lazio.

Quest'anno sarà più difficile centrare qualunque traguardo, Maurizio ha bisogno di uomini totalmente devoti al suo credo. Il cantiere è aperto e c'è poco più di un mese per chiudere più di un caso.

 

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