Lazio, contro il Sassuolo ultima chance scudetto

Lazio, contro il Sassuolo ultima chance scudetto
di Emiliano Bernardini
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Sabato 11 Luglio 2020, 06:50
La Lazio ora si trova in quella strana situazione in cui continuare a guardare davanti è complicato ma non farlo più è da folli. È necessario, però, anche guardarsi dietro: Atalanta (-2) e Inter (-3) continuano a guadagnare terreno. Insomma lo scudetto non è matematicamente perso e il secondo posto è a serio rischio. Sicuramente una delle situazioni peggiori da affrontare soprattutto quando le gambe non girano bene e la testa fa fatica a restare connessa. Gli infortuni e la condizione fisica al minimo rendono tutto ancora più complicato. I biancocelesti si trovano ad affrontare il primo vero momento difficile della stagione. Il problema è che coincide proprio con il rish finale. Dopo le sconfitte contro Milan e Lecce serve assolutamente una vittoria per ritrovare il sorriso. «Non siamo più spensierati come prima» ha ripetuto per quasi tutta la conferenza il tecnico Inzaghi. A lui il compito di far uscire la squadra da questa situazione. Ha usato l’arma del dialogo. Si è chiuso nello spogliatoio con la squadra e hanno affrontato il momento. Lo ha fatto, giovedì, anche il presidente Lotito che ha fatto visita al gruppo. Ha chiesto la stessa fame e la stessa cattiveria di prima. 

MOTIVAZIONI DA RITROVARE
«Dobbiamo tornare a giocare con più leggerezza e convinzione, sapendo che abbiamo delle difficoltà oggettive» ha rimarcato a più riprese il tecnico. Per farlo non bisognerà più guardare le altre. Serve concentrarsi solo su se stessi. Evitare ulteriori pressioni. Non è certo compito semplice. La sensazione è che qualche giocatore abbia un po’ mollato e questo ne ha condizionato il rendimento. Ecco perché, pur senza fare nomi, il tecnico biancoceleste ha battuto molto sul tasto dell’unità e degli stimoli: «Dipende solo da noi». Tradotto non bisogna lasciare nulla di intentato per non pentirsene come è successo sabato dopo il ko della Juventus contro il Lecce. Il gruppo, martoriato da infortuni, è ridotto all’osso tanto che Simone si è trovato a dover far giocare per forza giocatori in condizioni precarie. La panchina è corta, è vero ma a rendere questa situazione difficilissiamo ci hanno pensato le tre gare a settimana che rendono impossibili i recuperi. 9Oltre ai guai interni ci sono anche problemi esterni: gli arbitri. Inzaghi lo ha detto ha chiare lettere: «Qualche svista arbitrale ci ha condizionato nelle ultime gare. Ultimamente non siamo neanche stati fortunati coi rigori, ne sono arrivati tre contro». 

VIETATO SBAGLIARE
Oggi la Lazio avrà a disposizione l’ultima chance per tenere in vita il sogno scudetto. Di fronte c’è un Sassuolo in forma (reduce da tre vittorie consecutive e che ha realizzato ben 16 gol in 7 partite) ma che non ha nulla da chiedere al campionato. L’unico stimolo potrebbe essere quello di sfatare il tabù Inzaghi, contro il quale non sono ancora riusciti a vincere nei sette precedenti (5 vittorie e 2 pareggi per l’allenatore biancoceleste contro i neroverdi). A Roma, il Sassuolo non vince dal 29 febbraio 2016 (Lazio-Sassuolo 0-2, reti di Berardi e Defrel). La Juve, invece, potrebbe perdere altri punti contro un’Atalanta lanciatissima. Dalle parti di Bergamo hanno capito che in questa stagione nulla è impossibile e si sono messi in testa di attaccare la vetta. Un assist per i biancocelesti che hanno la possibilità di accorciare per poi giocarsi tutto nello scontro diretto del 20. Oggi o mai più.
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