Luis Alberto chiama l'amico David Silva: «Vieni alla Lazio e vinciamo»

Luis Alberto chiama l'amico David Silva: «Vieni alla Lazio e vinciamo»
di Alberto Abbate
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Giovedì 6 Agosto 2020, 07:34
Fantasia al telefono, il Mago invoca di nuovo “Merlino”: «Non pensarci più, vieni alla Lazio». Luis Alberto pressa David Silva per giocare insieme la Champions League e provare a vincere davvero stavolta lo scudetto. Deve diventare realtà questo sogno, la Spagna biancoceleste può decidere il prossimo campionato italiano. L’attesa del sì dell’ex City crea fermento, Tare ha già fatto l’offerta da 4 milioni per tre anni e spera che David Silva non si faccia convincere da un altro progetto. Lotito teme Conte, che vorrebbe portarselo a Milano sponda nerazzurra, ieri riecheggiava l’ottimismo di Beckham di poterlo abbracciare all’altra Inter, quella di Miami, grazie al Dio Denaro. Ma Silva ama troppo il calcio per lasciarsi attrarre solo dall’aspetto economico. A 4 anni giocava con la frutta tropicale in casa a Gran Canaria, ha sfidato le onde e il mare per esplodere definitivamente a 20 anni a Valencia. Il suo mancino ha regalato invenzioni, trofei e tanta gioia, ha incantato il mondo e non ha ancora smesso di fare storia. Glielo aveva predetto nonna Antonia che una palla di stracci lo avrebbe trascinato sulla luna. Senza mai una mossa sleale, ma col suo talento in valigia. Questo è David Silva, uno che a 34 anni dedica ancora i suoi gol (149 e quasi 200 assist) alla cuginetta di 5 anni morta. Uno che s’è laureato con la Spagna campione del mondo e d’Europa. Uno che ha vinto con il Manchester City tutto ciò che si possa desiderare in carriera. Uno a cui non avrebbe mai rinunciato Guardiola, se non per consentirgli di chiudere da star la sua meravigliosa vita calcistica. 

VICINI 
Alla Lazio può farlo, David Silva. Klose e Leiva gli mostrano già la strada, Luis Alberto gli apparecchia la porta d’entrata. Tare ha steso un tappeto a piazza di Spagna con abitazione in centro, non è uno qualunque David Silva. E’ uno che bacia e suda la maglia che indossa, uno che è nato l’8 gennaio, un giorno prima della prima squadra di Roma. Anche questo segno indica la via. Quella che sta prendendo Borja Mayoral: è praticamente tutto fatto con l’attaccante e anche con il Real (12 milioni più bonus), con una recompra fissata a 35 milioni in caso di futura rivendita. Servono due punte comunque alla Lazio perché Caicedo è ormai in procinto di andar via: sta valutando la sua prossima meta. Nel frattempo Lotito in prima persona ha sistemato la fascia sinistra: per Fares della Spal è praticamente (ballano i bonus con una parte fissa di 7 milioni) fatta. 

SONDAGGI 
Il presidente biancoceleste non si ferma e vuole far grande anche la mediana. Non basta Escalante, anche perché sul ritorno al 100% di Leiva non c’è nessuna certezza. Al momento si è deciso di proseguire con la strategia conservativa, nel ritiro di Auronzo si capirà come il ginocchio reagirà. Non si può però ancora escludere nessuna operazione futura. Lotito ieri ha alzato il telefono e ha ripreso i colloqui con Pozzo per il pupillo d’Inzaghi, Fofana. Sondaggi anche per De Paul, per cui la richiesta da 40 milioni sembra assolutamente eccessiva. Con il Sassuolo si procede spediti verso la porta: per Inzaghi è Consigli il portiere da affiancare a Strakosha al posto di Proto nella prossima annata. In rosa non dev’esserci più nessuna lacuna, con questo pensiero Lotito è partito per Cortina. Anche lui – si fa per dire - in vacanza, come un grande tifoso, sognando il sì di David Silva e un’altra favola. 
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