Lazio, Lotito avvisa Inzaghi: ora non ha più alibi

Lazio, Lotito avvisa Inzaghi: ora non ha più alibi
di Alberto Abbate
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Venerdì 18 Settembre 2020, 07:20
 Nessun alibi per questo campionato. Lotito ha chiuso l’ultimo col muso, nonostante la Champions. Il suo volto era scuro durante i festeggiamenti in campo perché non gli è andato giù l’atteggiamento della Lazio post-lockdown. Si poteva fare di più per provare a vincere lo scudetto, lo lascia trapelare pubblicamente adesso: «Ho sempre detto che esistono dei fattori imponderabili. L’anno scorso avevamo sicuramente una condizione che poteva pretendere qualcosa di più, invece ci siamo accontentati di quello che abbiamo ottenuto, obtorto collo». Il presidente ha puntato il dito contro lo stato precario fisico, ha lavorato tutta l’estate per cambiare e migliorare lo staff medico e fisioterapico. Gli infortuni hanno inciso tanto, ma forse anche il suo taglio di due mesi di stipendio e il mancato mercato di gennaio: «Stavolta stiamo cercando di fare tesoro dell’esperienza maturata, integrando l’organico con figure che possano dare un valore aggiunto. Quello che manca lo vedremo alla fine, quello che è stato fatto intanto è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo preso un centrocampista, un portiere, un attaccante e un esterno. E, vedrete, entro il 5 ottobre arriverà pure qualcos’altro». Lo ha assicurato a Inzaghi e rispetterà questo giuramento. Ad Auronzo i due hanno discusso tanto. 

PROPOSTO GARAY
Quando lo avrà soddisfatto, Lotito non vorrà sentire più nessun mugugno del tecnico. E si dovrà trovare un compromesso per il suo rinnovo: impensabile disputare questa stagione con Simone con un solo anno di contratto. Ne va della sua autorità e della serenità dello spogliatoio. Non ci dev’essere più nessuna scusa quest’anno: «L’obiettivo è cercare di fare il meglio – chiosa Lotito - ma il campionato non lo giochiamo da soli né sono io a scendere in campo. Il mio compito è quello di mettere tutti nelle condizioni di potersi esprimere al massimo e oggi la prima squadra ha le possibilità tecnico-agonistiche e infrastrutturali per essere al top. Non so poi cosa otterrà sul campo». Tradotto: tranne su David Silva sfumato (ma rimarrà Caicedo), Inzaghi verrà accontentato. Poi dovrà pedalare, anzi considerare la Lazio una Ferrari. Sono ore cruciali per posizionare il giusto centrale dentro. Dopo Otamendi e Diogo Queiros, il supermanager Mendes ha riproposto lo svincolato Garay: il 33enne ex Real potrebbe essere un’occasione d’oro, ma è reduce a Valencia dalla rottura del crociato. 

MANI SU CARLOS RODRIGUEZ
Serve esperienza per la Champions, Inzaghi la vuole. La principale pista rimane quella del mister X più giovane all’estero. Anche perché altrimenti il reparto arretrato sarebbe sempre più vecchio e con poco futuro. Anche su questo già Inzaghi è stato accontentato. Ha fatto da pacere fra Acerbi e la Lazio, che lo ha multato ma ha gestito benissimo il suo caso. Pure Tare lo ha confermato, la prossima settimana verrà siglato (a quasi 2,5 milioni) il rinnovo. Nessun scontento (Jony fra oggi e domani all’Osasuna, nonostante l’inserimento del Granada, in prestito) e nessun alibi. Indiscrezione dal Messico: Lazio con le mani sul centrocapista offensivo Carlos Rodriguez, classe ‘97, extracomunitario. Ma uno tra Bastos e Wallace dovrà liberargli il posto. 
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