Inzaghi contro Gasperini: spettacolo Champions

Inzaghi contro Gasperini: spettacolo Champions
di Alberto Abbate
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Mercoledì 30 Settembre 2020, 07:35
Prendete il pallottoliere, Lazio-Atalanta promette scintille. E’ ormai da tempo la partita delle goleade e già ci sono tutte le premesse. I biancocelesti hanno esordito sabato a Cagliari col botto e il solito Immobile, Scarpa d’Oro. Gli orobici hanno travolto in rimonta il Toro con 4 reti, esprimendo ancora un potenziale incredibile. Insomma, non è un flash back, ma il ritorno al presente. Anche se alla fine la prima giornata si recupera proprio stasera perché la Dea – insieme all’Inter – ha chiuso i suoi impegni europei più tardi delle altre. Lo sottolinea Inzaghi, alla vigilia, per presentare tutte le difficoltà di questa sfida delle sfide: «Ricordiamoci che l’Atalanta 45 giorni fa si stava giocando il meritato accesso alla semifinale di Champions. Sappiamo il valore dell’avversario, anche se non ci aspettavamo il rinvio e subito lo scontro diretto fra di noi. Sarà sicuramente una gara intensa con due squadre organizzate, che stanno facendo un ottimo cammino da 4 anni a questa parte». Così lontane, ma anche così vicine, le due panchine. 
IL PASSATO
In Serie A, quelle del Gasp e Simone, sono ormai infatti pure le più longeve: il primo in nerazzurro dall’estate del 2016, il mister biancoceleste a Formello addirittura due mesi prima come traghettatore. Forse anche per questo Lazio e Atalanta sono da anni al vertice e si conoscono alla perfezione. Coppe vinte, qualificazioni Champions, calcio champagne, gol e obiettivi, che ormai non conoscono più nessun limite. Lo dicono le statistiche. Lo conferma il campo. Basti pensare che almeno una volta entrambe sono state sopra tutte le altre italiane, eccetto la Juve. 
RIVALITÀ 
Da quattro anni il miglior calcio d’Italia si gioca a Bergamo e nella capitale. Così lo spettacolo - insieme ai punti in palio - diventa pure il principale oggetto del contendere. Nelle ultime annate non sono mancate le polemiche: Gasperini l’anno scorso attaccò la direzione arbitrale per giustificare la clamorosa rimonta ( da 0-3 a 3-3) casalinga biancoceleste. La Lazio rispose con un comunicato ufficiale, ma in seguito sono arrivate altre frecciate nel corso della stessa stagione. 
L’allenatore nerazzurro quando vede biancoceleste diventa un demone, ma in conferenza mostra rispetto e timore: «Sarà una partita di cartello, come se fosse a fine campionato. Tutti vogliamo vincere. La Lazio è una squadra equilibrata in tutti i reparti, il valore aggiunto lo danno gli attaccanti come Immobile e Correa, ma anche Milinkovic e Luis Alberto. Come abbiamo visto nelle partite precedenti ci sono stati molti gol, dobbiamo essere più bravi a limitare la loro efficacia offensiva». 
ALTA QUOTA
Lo hanno sfiorato entrambi, ma né Inzaghi né Gasperini nutrono di facciata sogni tricolori: «Ad oggi solo Juve, Inter e forse Napoli se lo possono permettere». Poco importa che l’Atalanta abbia fatto un mercato di nuovo importante. Dichiara chiuso quello biancoceleste, Simone. Peccato però che stasera, e forse nemmeno domenica, non ne potrà ancora usufruire: «Purtroppo se ne riparlerà dopo la sosta. Pereira può fare sia la mezzala che la seconda punta, ci sarà utile. Ma ora parlare di giocatori che non ci sono crea turbolenze. E c’è solo l’Atalanta da battere con le nostre forze». Una vittoria che, in campionato, manca alla Lazio addirittura dal 15 gennaio 2017. 
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