Inzaghi, doppia vita in Champions

Simone Inzaghi
di Alberto Abbate
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Sabato 25 Luglio 2020, 09:40
La Champions è evidentemente nel suo destino. Inzaghi riporta la Lazio nell’Europa che conta 13 anni dopo. Ironia del fato, c’era anche luì (insieme a Peruzzi e Tare) l’ultima volta, nel 2007, da giocatore prima che da tecnico. Centrato l’obiettivo dichiarato ad agosto scorso, anche se il trionfale cammino biancoceleste prima del lockdown lascia un retrogusto amaro: «Resta il rimpianto per lo scudetto – ammette il mister - anche se c’è grande soddisfazione per questa qualificazione, più importante della Coppa Italia e della Supercoppa, perché ci mancava da troppo tempo». I suoi ragazzi ritrovano i tre punti dopo quello misero racimolato nelle ultime 5 gare di campionato. Inzaghi finalmente riabbraccia due titolari (Correa e Marusic) per le rotazioni nel suo cilindro, ribalta il Cagliari con l’ennesima rimonta da record: sono 25 i punti (meglio dell’Atalanta ferma a quota 22) conquistati partendo da una situazione di svantaggio. Finalmente si rivede lo spirito della sua Lazio, quella che aveva macinato 22 risultati utili di seguito. Da quelli bisogna ripartire e non commettere gli errori (mercato di gennaio, preparazione e infortuni) per lottare di nuovo per lo scudetto. Inzaghi resta perché è straconvinto di questo progetto, anche se si diverte a lanciare ombre sul suo futuro. 
CONDIZIONI 
Con l’amico-diesse Tare c’è un colloquio continuo: «E se lo dice lui che la priorità è il mio rinnovo...». Sicuramente però ci dovrà essere la prossima settimana un nuovo confronto con Lotito. Mentre tutta la squadra festeggiava la Champions in campo, il presidente non sembrava al settimo cielo: non gli sono andate giù tutta una serie di situazioni in questo periodo. Per carità, con Inzaghi nessun attrito, ma qualcosa andrà rivisto a livello di staff tecnico e sanitario: su alcuni fisioterapisti e il nutrizionista Fabbri andrà fatto per esempio il punto, anche se qualcuno punta il dito contro lo staff medico. Nei festeggiamenti non si è vista alcuna divisione, eppure lo scambio di accuse ha rimbombato nell’ultimo mese da Formello. Inzaghi aveva detto sì per il prolungamento a Lotito subito dopo la ripresa del campionato, ma forse adesso vuol far valere ancora di più il suo credito Champions. Forse, anche se ride, dice la verità nello scherzo: «Vediamo se ci saranno le condizioni per il mio rinnovo». Oltre 2,5 sino al 2023 più il bonus scudetto, così erano rimasti d’accordo con Lotito per formalizzare tutto nero su bianco. 
MERCATO 
Non è solo un discorso economico. Inzaghi pretende sei acquisti per non ritrovarsi mai più come in quest’ultimo periodo. Qualcuno gli rimprovera negligenza nelle rotazioni, ma lui vuole giocatori più pronti del solito. Affronterà direttamente il primo turno, non vuole fare la fine di Pioli quando uscì ai preliminari dopo il terzo posto conquistato: «Oltretutto sappiamo che la prossima stagione sarà simile a questa perché spesso si giocherà ogni tre giorni e si farà fatica ad allenare e a recuperare i giocatori». Adesso bisogna pensare anche ai prossimi tre match per provare a scalare ulteriori posizioni. Con il secondo o il terzo posto non servirebbero calcoli, i risultati di Napoli e Roma in Europa diventerebbero indifferenti. Discorso simile per i diritti televisivi, assegnati una parte su base fissa e l’altra sui piazzamenti. E’ anche e sopratutto un discorso d’orgoglio per Inzaghi, l’uomo che ha la Champions (ma anche il tricolore per il futuro) negli astri.
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