Lazio e Nesta, quelle storie ri"capitano". ​Dallo Scudetto 2000 all’addio forzato
ora Alessandro sogna il grande ritorno

Lazio e Nesta, quelle storie ri"capitano". Dallo Scudetto 2000 all’addio forzato ora Alessandro sogna il grande ritorno
di Alberto Abbate
3 Minuti di Lettura
Sabato 12 Settembre 2020, 07:30
Prove di campionato e più d’un pizzico di nostalgia. Simone Inzaghi ritrova l’amico Nesta e torna subito alla mente la grande storia: hanno condiviso quel romanzo unico dello scudetto Duemila. Era la Lazio della gloria, una squadra d’allenatori, già in campo allora, prima di oggi in panchina. Da Simeone a Mancini, da Conceicao a Sinisa. Alessandro s’affaccia adesso in punta di piedi in Serie A, vuole ripercorrere la carriera già avviata dei compagni ma con la sua filosofia: «Simone fa un 3-5-2 diverso da quello che faccio io. Mi ha sorpreso, da calciatore non avrei mai pensato che avrebbe fatto l’allenatore, gli faccio i complimenti perché ha fatto strabene, guidare la Lazio non è facile». L’ex capitano Nesta alle 18 la ospita nel vicino stadio Stirpe, a giugno ha preso le redini del Frosinone, ma un giorno sogna il ritorno in biancoceleste. Non sarebbe mai andato via dalla capitale, venne sacrificato e ceduto al Milan da Cragnotti, venne considerato un traditore. Alessandro non ha mai digerito queste accuse, i fischi gli hanno fatto male, ma il tempo e il futuro possono ancora modificare il rapporto e lenire le ferite. E’ bello pensare che fra qualche anno Nesta e la Lazio possano far pace per sempre.
FUTURO 
Con Inzaghi prosegue da quattro annate la storia d’amore. Tredici anni dopo, il ritorno biancoceleste in Champions doveva essere il coronamento di queste nozze così longeve. Eppure non ha ancora firmato il rinnovo, Simone. Ha un solo altro anno di contratto e sarebbe folle iniziare così la stagione. Sul mercato sono sorte delle divergenze, con Lotito bisogna risedersi e parlarne. Va trovato l’accordo economico (a 3 milioni), ma anche su questioni relative allo staff fisioterapico e su alcune clausole. In ogni caso, non è in bilico la sua panchina a breve termine, ma il nome di Nesta potrebbe tornare di moda dopo la “gavetta” in A col Frosinone. Per il futuro sarebbe un segno di continuità societaria sulla nuova linea delle vecchie glorie. L’amarcord di oggi intanto fa sognare certe notti magiche europee in cui Simone e Nesta giocavano insieme, i tempi in cui si puntava al tricolore. 
RIENTRO 
Vorrebbe riprovare a lottare per lo scudetto anche quest’anno, Inzaghi. Ma sembra al momento scettico a guardare i rinforzi suoi (dopodomani visite per Fares e Muriqi) rapportati a quelli delle concorrenti. Rispetto al post-lockdown spera però di poter sferrare un colpo in casa lui: il rientro effettivo di Leiva nei ranghi. Torna in una gara vera, Lucas, oggi dovrebbe giocare almeno mezz’ora, uscire dal tunnel in cui era finito ormai quasi sette mesi fa. L’operazione al ginocchio decisa durante la quarantena, la riabilitazione forzata, la ricaduta, il rischio di un nuovo intervento e infine l’ok per questa sera. L’11 luglio contro il Sassuolo aveva giocato ormai gli ultimi 23’ l’ultima volta. Era rientrato prima 45’ col Milan e un altro tempo allo stadio del Mare nel ko contro il Lecce nella gara successiva. Non era Leiva davanti alla difesa e la Lazio ha pagato oltremodo la sua assenza. Speriamo solo che stavolta la guarigione sia definitiva e completa. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA