Lazio, assalto al quarto potere. Intesa Inzaghi-Lotito: firma la prossima settimana

Lazio, assalto al quarto potere. Intesa Inzaghi-Lotito: firma la prossima settimana
di Emiliano Bernardini
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Domenica 7 Febbraio 2021, 07:30

Dalla prima in campionato con gol con la maglia della Lazio, il 30 agosto del 1999, all’intesa (la firma la prossima settimana) che lo fa diventare l’allenatore più longevo della storia del club. Dal campo alla panchina c’è sempre la sfida con il Cagliari a fare da scenario. Allora fu un calcio di rigore a regalare ai biancocelesti la vittoria per 2-1 all’esordio nel campionato del secondo scudetto, oggi un triennale a decretare un altro grande successo del club. Simone Inzaghi e la Lazio: never ending story. E’ cresciuto in biancoceleste, è diventato campione poi ha cominciato ad insegnare ai giovani aquilotti, tutta la trafila nelle giovanili e da 4 anni vince e inanella record in serie A. Simone e la Lazio due facce della stessa medaglia. Ecco perché, dopo le difficoltà dell’ultimo periodo, anche il presidente Lotito si è convinto che sia lui l’allenatore giusto. 
CENA CON LA SQUADRA
Rientrato da Salerno dove ha assistito al pari degli amaranto contro il Chievo, il numero uno laziale si è dedicato a Simone per risolvere gli ultimi dettagli sul contratto. Qualcuno giura di averlo visto a Formello, avrebbe anche cenato con la squadra. La firma arriverà la prossima settimana. Da martedì ogni giorno sarà buono. Un triennale da circa 2,5 milioni a stagione più 500 di bonus legati al piazzamento nella prossima Champions. Fissato anche il premio scudetto. L’incontro di mercoledì scorso è stato fondamentale per trovare l’intesa definitiva. Nell’occasione è stato anche stabilito un premio (3 milioni totali) in caso di passaggio del turno contro il Bayern Monaco. Ieri si è parlato degli ultimi dettagli legati allo staff tecnico (chieste precise garanzie e economiche). Ad annunciarlo era stato lo stesso tecnico nella conferenza stampa di presentazione della gara di questa sera: «Ci siamo visti, sono molto positivo, come lo è il presidente. In questi ultimi tre giorni il presidente è stato impegnato in Lega, quindi non c’è mai stato. Siamo molto molto avanti. Sapete quanto sono contento, sapete quanto contino per me questa società e questa maglia». E ora anche l’ultimo tassello sta andando al suo posto. Niente più alibi per nessuno. L’obiettivo resta il quarto posto.
CORSIE DI SORPASSO
E l’occasione ghiotta c’è già stasera. Battere il Cagliari (già, ancora una volta i rossoblù) vorrebbe dire salire a quota 40 punti agganciando al quarto posto la Roma battuta ieri per 2-0 dalla Juventus. La sesta vittoria consecutiva vorrebbe dire fare un salto triplo in classifica. «Abbiamo una testa diversa. Con il Cagliari è un grandissimo banco di prova per valutare la maturità della squadra» rimarca il tecnico che sottolinea anche come con una sola gara a settimana la squadra sia tornata a viaggiare ai livelli prima del lockdown. Sulle ali dell’entusiasmo verrebbe da dire. E sono proprio le corsie esterne il segreto di questa rincorsa della Lazio. Lazzari ha trovato la giusta maturità e Marusic la continuità. Tanto da sopperire alle assenze di Fares (in ritardo di condizione) e Lulic (che sta rientrando dal lunghissimo infortunio). Manuel e Adam furono decisivi anche all’andata. Il primo segno la sua prima rete in serie A con la Lazio e il secondo sfornò i due assist (il secondo per il raddoppio di Immobile). Servirà un’altra grande prova anche stasera per volare al quarto posto. 
LE SCELTE
In porta confermatissimo Reina, in difesa sembra pienamente recuperato Radu a sinistra, Acerbi al centro e Musacchio fa l’esordio dal primo minuto a destra.

Leiva in regia con ai lati Luis Alberto e Milinkovic («Sogno di giocare per il Real Madrid da quando ero bambino»). In avanti Immobile e Correa. Recupera anche Caicedo che sarà in panchina. 

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