Sarà un Olimpico senza voce ma colorato: giochi di luce e coreografie nelle curve

Sarà un Olimpico senza voce ma colorato: giochi di luce e coreografie nelle curve
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 13 Gennaio 2021, 07:30

Sarà ricordato come il derby delle assenze. Quella dei tifosi. Delle voci. Dei cori. Sarà una stracittadina muta. E questo è già un ossimoro. Lazio-Roma da sempre è ad alto volume. In ogni senso. Nell’insulto urlato, nella canzone gridata, nel goal strillato. Ma una cosa non mancherà: i colori. Eh già perché l’Olimpico non perderà il suo abituale colpo d’occhio. Sì, non sarà la stessa cosa dei derby passati ma di certo lo spettacolo ci sarà. La Lazio sta lavorando da giorni per allestire uno show degno della partita. La tribuna Tevere sarà colorata come in ogni partita dei biancocelesti. Ci sarà uno striscione lungo 120 metri e alto 13,5 con la scritta S.S. Lazio 1900, un modo per rimarcare le origini e la storia del club più antico della Capitale. L’obiettivo è caricare al massimo la squadra ecco perché i giocatori entreranno in campo accompagnati da un gioco di luci. Il pre partita sarà illuminato da laser tridimensionali che proietteranno nella parte alta della Tevere varie immagini tra cui l’aquila Olympia. Poi spazio alla musica con il violinista Andrea Casta e il chitarrista Jacopo Mastrangelo. Ma c’è di più perché le due curve anche stavolta saranno protagoniste. Da sempre il derby è sinonimo di coreografie. Una sfida nella sfida che va avanti da sempre. Non dovrebbe mancare nemmeno stavolta. Restano da limare alcune cose non proprio semplici. Le norme anti-covid e il coprifuoco non lasciano certo molto margine di manovra. Oggi è in programma un incontro tra le squadre e il Gos responsabile della sicurezza. Servirà il via libera da parte del Gruppo Operativo Sicurezza per poter dare l’accesso alle due curve. L’istanza verrà poi sottoposta alla Lazio che però ha già fatto sapere che non farà muro. Insomma in caso si decida di farlo e le forze dell’ordine daranno l’ok, ci sarà il via libera anche dal club alle due coreografie. Poche persone selezionate che potranno entrare diverse ore prima della gara per allestire la scenografia che resterà fissa. 


SOTTO OSSERVAZIONE
E’ più di una idea. Ma come detto non sarà semplice ecco perché la riunione di oggi, dopo un primo colloquio di ieri, potrebbe dare qualche indicazione in più. Di certo, nonostante l’assenza del tifo, c’è preoccupazione tra le forze dell’ordine.
L’Osservatorio sulle manifestazioni ha assegnato per il momento alla partita il “rischio uno”, ma non è detto che con il passare delle ore possa essere aumentato di livello.

Da giorni vengono scandagliati i social di entrambe le tifoserie per capire eventuali intenzioni. La paura è che nonostante i divieti le due tifoserie possano lo stesso decidere riunirsi nella zona dell’Olimpico. Ponte Milvio, feudo biancoceleste, sarà presidiato. Lì ritrovano sempre gli Ultras Lazio. Potrebbero farlo anche venerdì per caricare la squadra e far sentire la propria voce. Anche il ponte della musica è sotto osservazione. Per quanto riguarda i tifosi della Roma occhio a Trigoria dove solitamente si riuniscono prima dei derby per dare la scossa ai giallorossi di Fonseca. Circola anche l’ipotesi che le due tifoserie organizzate possano scortare i pullman fino all’Olimpico e restare nei paraggi per vivere da fuori la partita. Qualcosa di simile è accaduto già lo scorso 27 ottobre a Milano in occasione del derby tra Inter e Milan. Ecco perché cresce la preoccupazione per eventuali contatti. Sarà monitorato anche il ponte degli Annibaldi davanti al Colosseo. Una sorta di confine dove in passato i due gruppi ultras si sono sfidati a colpi di striscioni e non solo. Ma non basta perché in questo momento in cui i contagi da Covid stanno aumentando di nuovo, sono nel mirino anche questo tipo di assembramenti, che potrebbero diventare dei potenziali focolai. Già sabato pomeriggio alcuni tifosi laziali si erano radunati a Piazza della Libertà per festeggiare, come da tradizione, i 121 anni del club. Una manifestazione autorizzata che però è finita lo stesso nel mirino per via della mancanza del distanziamento e delle mascherine. 

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