Sarà ricordato come il derby delle assenze. Quella dei tifosi. Delle voci. Dei cori. Sarà una stracittadina muta. E questo è già un ossimoro. Lazio-Roma da sempre è ad alto volume. In ogni senso. Nell’insulto urlato, nella canzone gridata, nel goal strillato. Ma una cosa non mancherà: i colori. Eh già perché l’Olimpico non perderà il suo abituale colpo d’occhio. Sì, non sarà la stessa cosa dei derby passati ma di certo lo spettacolo ci sarà. La Lazio sta lavorando da giorni per allestire uno show degno della partita. La tribuna Tevere sarà colorata come in ogni partita dei biancocelesti. Ci sarà uno striscione lungo 120 metri e alto 13,5 con la scritta S.S. Lazio 1900, un modo per rimarcare le origini e la storia del club più antico della Capitale. L’obiettivo è caricare al massimo la squadra ecco perché i giocatori entreranno in campo accompagnati da un gioco di luci. Il pre partita sarà illuminato da laser tridimensionali che proietteranno nella parte alta della Tevere varie immagini tra cui l’aquila Olympia. Poi spazio alla musica con il violinista Andrea Casta e il chitarrista Jacopo Mastrangelo. Ma c’è di più perché le due curve anche stavolta saranno protagoniste. Da sempre il derby è sinonimo di coreografie. Una sfida nella sfida che va avanti da sempre. Non dovrebbe mancare nemmeno stavolta. Restano da limare alcune cose non proprio semplici. Le norme anti-covid e il coprifuoco non lasciano certo molto margine di manovra. Oggi è in programma un incontro tra le squadre e il Gos responsabile della sicurezza. Servirà il via libera da parte del Gruppo Operativo Sicurezza per poter dare l’accesso alle due curve. L’istanza verrà poi sottoposta alla Lazio che però ha già fatto sapere che non farà muro. Insomma in caso si decida di farlo e le forze dell’ordine daranno l’ok, ci sarà il via libera anche dal club alle due coreografie. Poche persone selezionate che potranno entrare diverse ore prima della gara per allestire la scenografia che resterà fissa.
SOTTO OSSERVAZIONE
E’ più di una idea. Ma come detto non sarà semplice ecco perché la riunione di oggi, dopo un primo colloquio di ieri, potrebbe dare qualche indicazione in più. Di certo, nonostante l’assenza del tifo, c’è preoccupazione tra le forze dell’ordine.
L’Osservatorio sulle manifestazioni ha assegnato per il momento alla partita il “rischio uno”, ma non è detto che con il passare delle ore possa essere aumentato di livello.