Lazio, c'è il Bologna: Inzaghi cerca la svolta in campionato

foto Rosi
di Alberto Abbate
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Sabato 24 Ottobre 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 09:45

Qui si vede la rosa. Se ha spine e non viene triturata dalla corsa. C’è già stato il dispendio di energie della prima settimana, a Marassi e poi sopratutto all’esordio Champions nell’impresa contro il Borussia. Adesso Inzaghi deve cominciare a far girare i giocatori con intelligenza e parsimonia. Inizia il turnover, stasera (ore 20.45, diretta su Dazn) il tecnico dovrà far riposare qualcuno per forza. I principali indiziati sono Luiz Felipe, rientrato in Champions in fretta e furia, e Milinkovic, ieri ancora a parte dopo il colpo subito all’anca. Hoedt scalpita e potrebbe tornare, con Patric e Acerbi, dal primo minuto in difesa. Akpa Akpro, personaggio della settimana, sfida il senatore Parolo come mezz’ala. Straordinari in regia e terza consecutiva per Leiva, nonostante un ginocchio da tenere sempre a bada. E sopratutto nonostante un calendario serrato come avvertenza: mercoledì si rigiocherà in Champions col Bruges, a Torino domenica e poi di nuovo contro lo Zenit in Russia. «Ci siamo meritati di scendere in campo ogni tre giorni – sottolinea però Inzaghi – e dobbiamo considerarla quindi una fortuna». Eppure così le rotazioni diventano una necessità, non un optional: «Ma ho bisogno di giocatori per farle, non erano un alibi a Genova», chiosa il mister in conferenza. E l’infermeria, ora (a parte i lungodegenti Radu e Lulic) ricca di lunghe influenze (Pereira, assente da quasi 10 giorni) e comuni problemi intestinali (Armini, Cataldi e Vavro), di certo non lo facilita. Meno male che almeno l’incubo Coronavirus – a differenza praticamente di tutto il resto della Serie A - non ha costretto Inzaghi e i suoi uomini (Muriqi s’era ammalato in Turchia) a nessuna bolla, anche se martedì la Lazio avrebbe comunicato un caso di positività (mai ufficializzato) alla Uefa. A proposito, anche Strakosha non sta bene (guarda caso ieri assente), per questo stasera fra i pali può esordire Reina. 
NIENTE DI NEGATIVO
Scacciare la paura e sfruttare l’euforia. Si riparte in campionato dal Bologna, serve la testa: «Col Borussia abbiamo fatto una grande gara, tre giorni prima ne avevamo fatta un’altra completamente diversa. Credo sia dovuto dalle motivazioni, che non devono mai mancare così come la determinazione, l’umiltà e la cattiveria. Noi ora abbiamo bisogno di punti in Serie A e dobbiamo prenderceli in una sfida impegnativa». Stasera si capirà se l’ultima impresa può davvero aver rappresentato una svolta. E quanto, senza far giocare tutti i titolari ogni volta, la Lazio possa comunque trovare una continuità. Pian piano Inzaghi dovrà inserire anche i nuovi dal primo minuto in squadra. Questa può essere un’altra occasione giusta. Anche se dalle prove Correa parte in vantaggio su Muriqi e Caicedo per una maglia al fianco d’Immobile pure stavolta. 
SCOMMESSA 
Non si muove senz’altro Luis Alberto dalla sua mattonella: «Speriamo che quella contro il Borussia possa essere la partita spartiacque come l’anno scorso contro l’Atalanta. Dobbiamo continuare con quella mentalità». Sarà fondamentale anche il lavoro sulle fasce contro il Bologna.

Bis per Marusic e Fares, anche se Lazzari (insieme al recuperato Escalante) strapperà la convocazione dopo la lesione rimediata con l’Italia. Mihajlovic conosce la forza della Lazio, ma stavolta vuole battere il suo ex compagno di squadra: «A Simone piaceva scommettere, ma perdeva sempre. Io ogni settimana mi facevo così il pieno di benzina». Adesso però Inzaghi guida da 5 anni una Ferrari dalla panchina. E vuole tornare subito a sfrecciare verso la vetta. 

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