​​Lazio, Berisha apre le ali: «Sono stati mesi difficili, ora voglio vincere»

Lazio, Berisha apre le ali: «Sono stati mesi difficili, ora voglio vincere»
di Emiliano Bernardini
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Giovedì 4 Ottobre 2018, 09:30
dal nostro inviato
FRANCOFORTE Fissa il fondo della stanza senza mai distogliere lo sguardo. Valon Berisha sembra accigliato ma è solo il suo modo di essere. I compagni lo descrivono come uno che ride e scherza. A guardarlo sembra più un soldato che punta l’obiettivo e non lo molla. Il suo obiettivo è quello di tornare in campo. È fuori dal 22 di luglio per una ricaduta della lesione muscolare alla coscia sinistra. Casualità, proprio in Germania, nel ritiro di Marienfeld, è andato ko per la seconda volta. Sente l’odore dell’erba. Quella dell’Europa League, la competizione che gli ha fatto incontrare la Lazio. Forse è giusto che sia proprio la notte di coppa a restituirlo ai biancocelesti. In fondo deve un favore ad Inzaghi visto che è stato uno dei “boia” dell’eliminazione della passata stagione a Salisburgo. Lì dove nella stagione 2014-2015 ha avuto proprio Adolf Hutter come allenatore. La notte più buia è finita e Berisha torna nel momento di maggior bisogno. Alla Lazio serve carattere e lui ne ha da vendere. «Sono stati mesi difficili, ho impiegato più tempo del previsto per recuperare. Mi piace sempre vincere e voglio farlo con questa maglia», confida il kosovaro. Ha voglia di rivalsa.

L’AQUILA
È andato in panchina contro Udinese e Roma ma ancora non ha fatto il suo esordio. Lo farà stasera, quasi sicuramente a gara in corso. Inzaghi darà respiro a Milinkovic finito sul banco degli imputati per il derby perso domenica scorsa. A Salisburgo era l’idolo dei tifosi per la sua tempra. Frutto di una storia complicata, fatta di fughe dalla guerra in Kosovo, di approdi in Svezia e poi in Norvegia. Il tecnico biancoceleste spera possa dare la scossa ad una squadra sull’orlo di una crisi. «Mi piacerebbe giocare da numero 8. Sono fiero di far parte di questa squadra», racconta Berisha caricandosi ulteriormente. L’aquila nel destino e nel cuore. Esulta mostrando quella bicipite dell’Albania, oggi esordirà con quella sul petto della Lazio nello stadio che come simbolo ne ha una enorme rossa.
 
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