Lazio, occasione Champions. Con il Benevento vale doppio

Lazio, occasione Champions. Con il Benevento vale doppio
di Alberto Abbate
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Domenica 18 Aprile 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 17:30

 E’ l’arcobaleno di un triennio. Parabola a giro, non si scorda mai il secondo gol (al Bologna il primo) nel campionato italiano. Correva il 31 marzo 2018, era la prima stagione di Leiva alla Lazio e al ritorno il Benevento affondava 6 a 2 all’Olimpico: «Questa è una squadra molto più matura rispetto a tre anni fa – assicura il brasiliano – anche se io ricordo benissimo quell’incontro. Realizzai una bel gol e spero di ripetermi presto perché non segno da troppo tempo». In Serie A esattamente da quel giorno. Conta fino a un certo punto per uno abituato a correre per tutta la squadra davanti alla difesa e a fare muro. Non a caso da quando Leiva ha ricominciato a essere più se stesso, ha incassato molti meno gol la porta della Lazio. Meno male allora che ieri ha superato l’ultimo provino, anche perché Escalante è acciaccato ed mancato (insieme a Strakosha) all’improvviso. Restano Cataldi e Parolo per ricoprire quel ruolo nel secondo tempo, ma Leiva stavolta farà di tutto per giocare sino all’ultimo minuto. Quest’anno solo due volte è successo: all’andata col Borussia in Champions e a Crotone in campionato. Era il 21 novembre, da allora Lucas è sempre uscito in anticipo. Dopo l’intervento di pulizia al ginocchio, il brasiliano ha ripreso solo a tratti il ritmo del passato. E, quando non si accedere il suo faro, tutto diventa grigio per la Lazio. Ecco perché serve urgentemente un degno erede per il futuro. 
AMULETO
Ora però bisogna pensare al presente e Leiva oggi pomeriggio promette d’essere allenatore in campo. Già perché Inzaghi è ancora positivo e purtroppo non potrà riabbracciare Pippo: «Il mister ha seguito da casa ogni allenamento – spiega Lucas – e ci ha detto come battere il Benevento nelle riunioni da remoto. All’andata abbiamo avuto difficoltà e quindi dovremo fare meglio». Seconda gara consecutiva dunque in panchina per il vice Farris, l’amuleto: «So quanto Simone tiene a questo incontro, ma porterò io i saluti a suo fratello. Poi però inizierà una bella battaglia sul terreno. Noi dello staff, dopo Verona, vogliamo dedicare al tecnico un altro successo. Dobbiamo pedalare forte e prenderci per forza i 3 punti, se vogliamo ancora rincorrere la Champions». Già, perché questa giornata è il crocevia per il quarto posto. 
QUARTO POSTO
L’Atalanta quarta è a quota 61, ma c’è pure il Napoli (59) di mezzo.

Entrambe però dovranno uscire indenni dal turno più tosto: Gasperini se la vedrà contro la Juve di Pirlo, contro l’Inter Gattuso. Se la Lazio battesse il Benevento, virtualmente (considerando potenziali 3 punti col Torino nel recupero o col 3 a 0 che difficilmente il Collegio di Garanzia darà a tavolino) potrebbe ritrovarsi a pari punti al quarto posto oppure (in caso di successo partenopeo su Conte) uno sotto. Il sogno non è svanito, guai a buttare questa chance al vento. 

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