Lazio, C’era una volta “mezza squadra” Leiva, Inzaghi ora ha un problema centrale

Lazio, C’era una volta “mezza squadra” Leiva, Inzaghi ora ha un problema centrale
di Daniele Magliocchetti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Ottobre 2020, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 10:33

Un tonfo pericoloso. Difesa e centrocampo fuori controllo. Poco carattere e assenza totale di concentrazione. Serve un’immediata inversione di tendenza perché in Champions e in campionato, con le altre che si sono rinforzate rispetto alla passata stagione, la Lazio se non si sveglia rischia di restare dietro e vanificare quanto di bello e buono fatto l’anno scorso. La decadenza di Leiva preoccupa. La poca assistenza di Milinkovic, quasi strafottenza tattica, il nervosismo di Luis Alberto, per non parlare degli errori macroscopici in difesa potrebbero essere un pericoloso boomerang. La Lazio tradita dai suoi giocatori migliori nella gara che tutti aspettavano. Il volto della sconfitta e dell’arretramento laziale contro i bergamaschi porta il nome di Lucas Leiva, non perché sia stato il maggior responsabile, ma perché troppo indietro e troppo giù di condizione per reggere il centrocampo e tenere botta. Un disastro anche ieri, dopo Cagliari. Una prestazione abulica che ha trascinato con sé gran parte della squadra. Troppi buchi lì in mezzo, troppe infilate. A centrocampo per Pasalic e Freuler era un giochino da ragazzi saltare il brasiliano e avanzare Acerbii, Radu e Patric. Milimkovic non l’ha assistito a dovere, e ha le sue responsabilità nelle falle che ci sono state nel reparto, anche perché se sei campione lo devi dimostrare anche e soprattutto in gare del genere.
DIETRO SI BALLA
Pensare che la Lazio non aveva cominciato nemmeno male, ma la prima rete dei nerazzurri ha messo a nudo tutte le difficoltà di un centrocampo che è il fiore all’occhiello della formazione di Inzaghi. Con un Leiva così in ritardo, appare troppo azzardato proporre una squadra col baricentro così alto e contro una squadra così maledettamente in forma come quella di Gasperini. A farne le spese la difesa che ha dovuto mettere toppe e pezze fin quanto ha potuto. Se poi a scivolare, oltre ai campioni, è anche il miglior giocatore di questo avvio di stagione, ossia Marusic, allora è notte fonda davvero. Gli errori di del montenegrino, di Radu e Patric sui gol degli atalantini sono imperdonabili. Disattenzioni e regali che ad una squadra così forte e organizzata come quella di Gasperini non puoi permetterti di commettere. Se poi è una tua diretta concorrente, allora diventa più grave. Un allarme che non deve rimanere inascoltato. La società ha il compito di valutare bene le risorse che ci sono in difesa e verificare che non sia il caso di intervenire ulteriormente sul mercato per il reparto arretrato. Rispetto a Cagliari, il passo indietro è stato troppo marcato. E’ vero che il campionato è appena cominciato, che non si sono ancora visti gli acquisti importanti effettuati dalla Lazio, ma quanto è successo ieri è un grido d’allarme. E domenica prossima c’è l’Inter di Conte, agguerrita e più affamata che mai. Altre figuracce, dopo quella fatta ieri, sarebbe meglio evitarle. C’è ancora tempo per correre ai ripari, ma bisogna fare in fretta e, se necessario, prendere scelte drastiche

© RIPRODUZIONE RISERVATA