Lazio, allarme difesa: i nodi di Sarri sono al centro

Lazio, allarme difesa: i nodi di Sarri sono al centro
di Alberto Abbate
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Mercoledì 5 Gennaio 2022, 01:21 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 12:52

Tutti i nodi vengono al centro. E pensare che Sarri avrebbe voluto iniziare con scioltezza questo nuovo anno. Avrebbe voluto spingere al massimo sulla nuova linea a quattro, dopo aver subito nel girone d’andata la bellezza di 39 gol, negli ultimi 80 anni un record negativo. Invece, Venezia e le vacanze hanno sconvolto ogni suo piano. Acerbi si è rivisto solo ieri in campo: dopo il crac al flessore, ha combattuto due settimane con uno stiramento. Il centrale sta lottando ancora contro il tempo: vuole esserci domani contro l’Empoli per dimostrare a tutti i tifosi il suo attaccamento. Dopo il duro comunicato, ribadito in uno striscione («Acerbi Vattene») affisso alla vigilia di Natale fuori dall’Olimpico, il difensore ha avviato le prove di pace con la Curva Nord, ma adesso la sua presenza dipende dall’ultimo responso. Oggi altro provino decisivo, ma cresce l’ansia perché ieri anche Luiz Felipe si è fermato. Da Formello assicurano sia solo precauzionale, il suo riposo, il brasiliano ci sarà, ma ieri Sarri ha dovuto lavorare con Patric al suo posto: lo spagnolo può essere ceduto al Cagliari perché è in scadenza a giugno, eppure rimane il primo e unico vero cambio al centro. Radu ormai viene considerato solo un terzino sinistro, nelle ultime prove c’era addirittura Vavro, sempre vicino all’Huesca e fuori dal progetto. 
 

SPUNTA ALVARO GONZALEZ
In estate Sarri aveva bocciato anche Kamenovic, ma la Lazio ha promesso all’agente Kezman di tesserarlo, altrimenti il deposito del prolungamento (già firmato) di Marusic sarebbe a rischio. Sarri si è rassegnato dunque a occupare col baby serbo l’ultimo posto da extracomunitario, che chiuderebbe le porte ai sogni Hudson-Odoi, ma anche a Reinildo Mandava o Tuanzebe, per cui era stato fatto prima del Napoli un sondaggio. Non ad Alvaro Gonzalez, 31enne spagnolo dell’Olimpique Marsiglia, che ha affrontato già in Europa League la Lazio. È tuttavia ancora più complicata di ciò che sembra la situazione di mercato a Formello: l’indice di liquidità blocca addirittura l’ingaggio (ci sono 3 milioni del cartellino) dello stesso Kamenovic, in questo momento. Ecco perché ieri Sarri lo ha provato come centrale sinistro, ma difficilmente potrà contarci domani all’Olimpico.
 

ANSIA BASIC E BOOSTER
Uno stadio ristretto al 50%: in dodicimila hanno prenotato il biglietto, ma Lotito da Cortina si aspettava già un’altra risposta dal pubblico. Eppure i tifosi mugugnano col patron perché il mercato si è aperto senza ancora mezzo sussulto. E non sanno ancora che in entrata non saranno certo la cessione di Escalante (ufficiale all’Alaves in prestito con diritto di riscatto a 2,5 milioni) o il taglio di mezzo stipendio di Lukaku (in B al Vicenza) o Rossi (in C al Monopoli) a sbloccarlo. Muriqi rischia di restare ancora indigesto: piace il giovane tedesco Jonathan Burkardt del Mainz, ma servono 15 milioni e un posto libero. Lotito ha promesso a Sarri un vice-Immobile e un terzino sinistro proprio perché Kamenovic dovrebbe occupare uno slot obbligato al centro. Dove in futuro il buco potrebbe essere ancora più ampio: lunedì ci sarà un incontro decisivo per Luiz Felipe con l’agente Castagna, in arrivo l’ultimatum di 2,1 milioni per il rinnovo. Intanto il brasiliano è affaticato come Basic, sparito da tre sedute a Formello. Da oggi tamponi ogni tre giorni nel centro sportivo, la prossima settimana partirà il booster di gruppo per chi non ha ancora la terza dose del vaccino anti-Covid, dopo la seconda di fine agosto. 
 

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