La Var stile Champions non basta per portare Makkelie alla sufficienza

La Var stile Champions non basta per portare Makkelie alla sufficienza
di Roberto Avantaggiato
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Mercoledì 13 Febbraio 2019, 09:30
Il primo intervento della Var stile Champions si registra a Roma ed è un silent check. Per un fallo di mano di Pepe al vertice dell’area del Porto (che Makkelie si perde del tutto...), rivisto al video dal Var van Boekel ma che non può essere revisionato perché il contatto (che avviene qualche centimetro fuori dall’area) era sanzionabile con un calcio di punizione e non con il rigore. Ci sono comunque voluti un paio di minuti di troppo, duranti i quali il gioco ha continuato a scorrere, perchè tutti (compreso un Makkelie del tutto insufficiente) potessero avere certezze. Un ritardo che si può comunque concedere alla prima volta. Altri check via audio per Makkelie sul 2-0 e sul 2-1, per le posizioni dei due marcatori, che al controllo Var risultano regolari in entrambi i casi.

Nell'altra gara della prima tranche degli ottavi di finale, la squadra arbitrale tutta italiana se l'è cavata molto bene. Soprattutto Daniele Orsato, che ha avuto tantissimo lavoro per controllare il gioco falloso e il nervosismo delle due squadre. Tante le ammonizioni (ben 11 gialli) e un'espulsione di Paul Pogba per doppio giallo, ma nessun intervento del Var (al video c'era Massimiliano Irrati) che effettua solo controlli sui fuorigioco, non essendoci stato nessun episodio da rigore. Tanti, invece, i falli, ma Orsato ha saputo tenere testa a tutti, anche verbalmente. Una prova doc per il direttore di gara italiano, che quest'anno non aveva ancora diretto un big-match.
 
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