Stasera tocca all'Argentina: "El Tata" Martino può mandare a casa Messi

Il ct del Messico contro l'albiceleste:«È la mia patria, ma farò di tutto per vincere questa partita»

Stasera tocca all'Argentina: "El Tata" Martino può mandare a casa Messi
di Stefano Boldrini
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Sabato 26 Novembre 2022, 14:24

Un argentino potrebbe mandare oggi a casa l'Argentina. E siccome gli argentini sono un popolo di italiani che parlano spagnolo, come affermava il grande Jorge Luis Borges, le origini di Gerardo Martino detto El Tata, ct del Messico, cresciuto all'ombra di Marcelo Bielsa, sono lucane: i nonni erano di Ripacandida, provincia di Potenza. Lui invece è nato a Rosario, ha 60 anni, ha costruito la sua carriera di coach in patria, Paraguay, Spagna e Messico, ha guidato l'Albiceleste tra il 2014 e il 2016, governa il Messico dal 2019 e si trova ora nello sgradito compito non solo di umiliare la sua nazione, ma di spezzare l'ultimo sogno mondiale di Leo Messi. Da tre giorni è il suo tormentone: «Mettetevi al mio posto, voi come vi comportereste? L'Argentina è la mia patria, ma io sono il ct del Messico e farò il possibile per vincere questa partita».

Nel ricordo di Diego
Sono giorni di memoria per gli argentini.

Ieri a Doha, a due anni esatti dalla sua scomparsa, è stato ricordato Diego Armando Maradona. Sono sbarcati in Qatar quindici vecchi compagni di squadra. La cerimonia ha commosso gente tosta come Ruggeri e Burruchaga. Il presidente Fifa Infantino ha proposto d'istituire un giorno dedicato a Maradona in tutti i mondiali che verranno. Ma oggi è già futuro per l'Argentina, bastonata dall'Arabia Saudita quattro giorni fa e costretta a vincere contro il Messico per restare in corsa: «Cambierò qualcosa ha raccontato Scaloni -, ma non modificheremo il nostro stile di gioco. Sceglierò quelli che secondo le mie valutazioni potranno dare il meglio in una gara estremamente complicata. Il Messico è un'ottima nazionale, ha una vocazione offensiva ed è guidato da un tecnico eccellente. Il giorno dopo il ko con l'Arabia è stato choccante, ma questo gruppo è in grado di rialzare la testa. Meglio, tutto sommato, che sia successo alla prima gara: si può rimediare. L'importante è reagire nel modo giusto. Sappiamo che abbiamo un intero paese che ci guarda. Vogliamo dare una gioia alla nostra gente e a Maradona che ci guarda da lassù. Non averlo più con noi è davvero molto triste. Vincere questa partita sarà il modo migliore per onorarlo».

La spinta di Lautaro

 I cambiamenti di Scaloni potrebbero stravolgere difesa e centrocampo: Acuna al posto di Tagliafico, Montiel a destra per Molina, Lisandro Martinez per Romero, Enzo Fernandez per Paredes, Alvarez per Papu Gomez. I tifosi sono in fermento da ieri. La zona del mercato di Doha è stata invasa da bandiere e maglie argentine: un sit-in per ricordare Maradona e caricarsi per il match di oggi. Anche Leo Messi ha ricordato con affetto Maradona su Instagram. Lautaro Martinez, una tripletta ai messicani in amichevole il 10 settembre 2019, ha messo la faccia nella conferenza di ieri: «Contro il Messico sarà una finale. Giocano bene, ma abbiamo visto i video e sappiamo come colpirli. Siamo pronti ad affrontarli. Il ko con i sauditi ci ha fatto male, ma reagiremo. I miei gol annullati dal Var? Dico che nell'era della tecnologia gli errori non sono più ammissibili».

Fuoco amico
In questa strana sfida di incroci di nazionalità, c'è un argentino che gioca per il Messico e ha promesso un urlo pazzesco se segnerà un gol all'Albiceleste. Rogelio Funes Mori è nato a Mendoza, ma indossa la maglia del Tricolor. Ex River Plate e Benfica, dal 2015 è al Monterrey dove ha realizzato 136 reti. Nel 2012 giocò con l'Argentina un'amichevole contro il Brasile, ma dal 2021 è al servizio del Messico: «Se segno, festeggio con un urlo pazzesco. Fare gol è bello, ma contro l'Argentina lo sarà ancora di più». Funes Mori è stato in bilico fino all'ultimo per la lista dei 26: ha vinto il ballottaggio con Santiago Gimenez. La storia recente delle sfide incrociate è una pagina nera per i messicani: da dieci partite non riescono a superare l'Argentina. E la mano de Dios, scontato, oggi accarezzerà una squadra e il suo popolo.

Le probabili formazioni

ARGENTINA (4-3-3) E. Martinez; Montiel, Otamendi, L.Martinez, Acuna; Ferdandez, De Paul, MacAllister; Di Maria, Messi, Lautaro. All. Scaloni
MESSICO (4-3-3) Ochoa; Sànchez, Montes, Moreno, Gallardo; Rodriguez, Alvarez, Chavez; Lozano, Martin, Vega. All.Martino.
Arbitro: Orsato (Ita)

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