Roma, ripartenza con Smalling: nuova trattativa con lo United

Smalling (foto Mancini)
di Stefano Carina
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Sabato 8 Agosto 2020, 09:34
Senza il ds e con un organigramma da ricomporre, le idee guida sul mercato in entrata sono ancora in divenire. Molto passerà dal credo tattico di Fonseca che, nonostante il filotto vincente in campionato con il 3-4-2-1, sta riflettendo in questi giorni su quale sarà la stella polare tattica della Roma nella prossima stagione. Il portoghese è tentato di tornare al 4-2-3-1. Sfruttando l’interregno inevitabile e l’empasse che durerà fino a Ferragosto, Paulo ha una settimana per fornire delle indicazioni precise a tal proposito.
 
NUOVO TENTATIVO
Il fatto che la Roma voglia fare un nuovo tentativo per Smalling, lascia pensare che alla fine si possa tornare alla linea a 4. L’inglese, infatti, è considerato l’optimum per questo tipo di schieramento, meno nella difesa a tre anche se la sua presenza l’altra sera contro il Siviglia avrebbe probabilmente garantito una figura migliore al reparto. Con l’arrivo di Friedkin, a Trigoria sono convinti di poter alzare la proposta di 14 milioni rifiutata dal Manchester United. Poi, si passerà alla ricerca di un terzino destro. Con il rinnovo di Kolarov e Spinazzola che, pesando a bilancio ancora per 24,1 milioni è impossibile da piazzare, la Roma cercherà un titolare per la fascia opposta. Al momento non sono previsti arrivi in mediana ma il discorso è in divenire. Perché se in difesa, al netto delle eventuali partenze, è già stato deciso l’arrivo di un centrale e di un terzino, a centrocampo l’acquisto di un elemento sarà subordinato alla partenza di un calciatore attualmente in rosa. In quest’ottica, alcuni intermediari hanno offerto Diawara al Leeds. Il club inglese s’è mostrato interessato ma non ha mosso passi ufficiali. La prossima settimana, gli agenti del ragazzo voleranno in Inghilterra per capire se la trattativa può decollare o meno. Nonostante le smentite del procuratore, Veretout è nel mirino del Napoli. Si apre poi il capitolo Dzeko. Le accuse mirate nel post-gara del bosniaco sembravano avere come destinatario Fonseca. Ieri l’entourage del calciatore ha sminuito la portata delle parole del centravanti, derubricandole come dovute al nervosismo post-partita.

CAPITANO INQUIETO
Edin, tuttavia, rimane una questione da risolvere. Sarà uno dei primi argomenti che dovrà affrontare il nuovo ds. Lo stipendio di 7,5 milioni pesa sulle casse giallorosse. All’orizzonte, però, non c’è nessuno che ad oggi è disposto a farsene carico. L’Inter ha appena acquistato Sanchez dal Manchester United che in fatto di stipendio è secondo a pochi nella nostra serie A. E caricarsi anche l’ingaggio di Dzeko non sarebbe il massimo. Soprattutto se a questo dovesse aggiungere il costo del cartellino che la Roma attualmente valuta non meno di 10 milioni. La Juventus rimane vigile ma non considera Edin una priorità. Senza dimenticare una cosa: con la terza figlia in arrivo a settembre, il bosniaco insieme alla moglie Amra vorrebbe restare a Roma. O almeno capire quali saranno i programmi della nuova proprietà e poi decidere. Una cosa non cambierà tra Pallotta e Friedkin e sono le uscite. La Roma ha bisogno di alleggerire il monte-ingaggi e snellire la rosa. Florenzi e Calafiori sono obiettivi della Fiorentina: in cambio è stato chiesto Castrovilli. Proseguono i contatti con il Bayer Leverkusen per Olsen. Il portiere, rientrato dall’esperienza al Cagliari, è disposto a trasferirsi in Germania. Dove il Lipsia non si muove dai 20 milioni offerti per Schick. Troppo pochi per la Roma che spera in un rilancio dell’Herta Berlino. In Italia il calciatore piace al Milan e al Torino dove ritroverebbe il suo mentore Giampaolo. Difficile tuttavia immaginare che i granata possano avvicinarsi ai 25 milioni richiesti da Trigoria. Più semplice che possano proporre un calciatore (Nkoulu o Izzo) e conguaglio. Senza dimenticare che per il ceco la Roma vorrebbe incassare soltanto cash. 
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