TEST INEDITO
La curiosità principale nel match di Bologna è rivolta al comportamento della Roma nella sua prima trasferta stagionale, dopo i 4 match giocati all’Olimpico (2 pari e 2 successi, con il rendimento chiaramente in crescendo). Non ce l’ha, però, Fonseca. Che, dal suo 4-2-3-1, si aspetta il solito atteggiamento. O meglio quello che vorrebbe dal suo gruppo. Magari vedendo qualche ulteriore progresso nella gestione del match. Ma i concetti che chiede agli interpreti restano gli stessi. Il suo stile, come l’allenatore ripete da quando si è presentato nella Capitale, nasce dal coraggio e dalla fantasia. Squadra, dunque, dominante e propositiva, sempre pronta al pressing e al palleggio. Fisico e qualità, a prescindere dalle scelte. Finora, in campionato, è mancato l’equilibrio: 8 gol segnati e 6 subiti. Il portoghese lo ha trovato, quasi d’incanto, giovedì sera contro il Basaksehir, l’unica partita delle 4 in cui Pau Lopez non ha incassato reti.
AVANTI TUTTA
Davanti, invece, la Roma è ispirata contro qualsiasi avversario: media di 3 gol realizzati a partita. In campionato i migliori realizzatori sono Kolarov e Dzeko (2 reti), leader del gruppo e giocatori di riferimento del tecnico. Loro, a meno di contrattempi, non sono chiamati in causa per il turnover. Tocca agli altri, come ha annunciato alla vigilia Fonseca. Che si prepara a cambiare di nuovo mezza squadra, inserendo gli esclusi dal match di Europa League. Quindi spazio a Florenzi, Mancini (fino all’ultimo, però, in ballottaggio con Jesus), Veretout, Pellegrini e Mkhitaryan. In campo i titolari, aspettando Smalling e Under che con Zappacosta, Perotti e Cetin non sono nella lista dei 21 convocati.
CASA DOLCE CASA
Il Bologna, come è successo anche domenica scorsa a Brescia, non avrà in panchina Mihajlovic, costretto al secondo ciclo di cure in ospedale. Ma la sua impronta, e ormai dal campionato scorso, è riconoscibile soprattutto nel carattere della squadra. Anche i rossoblu, come la Roma, sono ancora imbattuti. Ma hanno 2 punti in più: 7 contro 5, il loro raccolto in partenza più abbondante degli ultimi 17 anni. E soprattutto sono in serie positiva al Dall’Ara con 8 successi consecutivi e, dopo il Napoli, da inizio marzo hanno l’attacco più efficace con 35 reti, solo 2 in meno della formazione di Ancelotti. I giallorossi rispondono con 16 gare senza sconfitte in serie A, come nessuna formazione che partecipa a questo torneo. La striscia è da allungare, magari ritrovando la vittoria fuori casa. L’ultima, a Marassi lo scorso 6 aprile contro la Sampdoria (0-1), è di 169 giorni fa. Lontana come è distante chi la firmò: De Rossi, sbarcato in estate a Buenos Aires.
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