C'è solo la Lazio all'Olimpico: 3-0. La Roma non si presenta e crolla nel derby. Inzaghi umilia Fonseca. tatticamente. Giocando il suo calcio che il portoghese dovrebbe conoscere bene. Invece cade nella trappola ed esce subito di scena. Del resto contro le migliori non riesce proprio a vincere: solo 4 punti su 24 disponibili. Quindi 4 pareggi in 8 scontri diretti. E 4 sconfitte pesantissime (tra queste anche il 3-0 a tavolino di Verona). E' il limite dei giallorossi nella corsa Champions. Non dei biancocelesti, sempre lucidi contro le big.
A SENSO UNICO
Il 3° successo di fila, tris inedito in questa stagione, rilancia la Lazio, adesso più vicina alla Roma (-3) e quindi alla zona Champions.
LETTURA SBAGLIATA
Fonseca, però, perde il derby a centrocampo. Lascia sempre la Roma in inferiorità numerica. Leiva, con la disponibilità ai fianchi di Milinkovic e Luis Alberto, è spesso libero nell'impostazione e nella gestione. Pellegrini si abbassa in soccorso di Villar e Veretout, oscurati dalla qualità dei rivali, e di conseguenza fatica ad arrivare accanto a Dzeko. L'unica parata di reina a fine partita, su Dzeko. Perchè non si vedono chance giallorosse nemmeno nella ripresa. Aumentano quelle biancocelesti con Pau Lopez protagonista sui tiri di Milinkovic e Immobile. L'ingresso nerl 2° tempo di Pedro per Veretout non regala efficacia. Nemmeno Cristante, in campo per Villar. Basta poco a Inzaghi per chiudere definitivamente la sfida: Escalante per Leiva e Akpa Akpro per Caicedo. Akpa Akpro invita alla conclusione Luis Alberto: piatto destro in buca. E vittoria in cassaforte. Terza volta il 15 gennaio, dopo i successi del '39 e dell'89.