ADDIO AL CAPITANO
Al momento il centrocampo parla comunque spagnolo. Regista per caso o forse no, Luis Alberto, nel Cadore. Inzaghi ci ha parlato e potrebbe davvero reinventarlo come alternativa in regia. Nel pomeriggio dovrebbe fare staffetta con Murgia in formazione, mentre Biglia raggiungerà magari Milanello. «Ma 16 milioni più 4 di bonus non bastano per salutarlo», ribadivano ieri pomeriggio da Formello alla penultima offerta rossonera. Sebbene Lucas sia pronto a rinunciare persino alle ultime due mensilità biancocelesti (maggio e giugno) pur di correre fra le braccia di Montella. Lotito gioca però proprio sulla voglia dell’ex aeroplanino d’avere il playmaker entro domani, prima della partenza per la tournée in Cina: così nella notte s’è cercato di strappare a Fassone e Mirabelli altri due milioni in più per un totale di 22. Oggi si saprà l’esito perché la Lazio ieri aveva comunque fissato le visite mediche biancocelesti dell’argentino stamattina. Proprio mentre il procuratore Montepaone faceva un blitz di mezz’ora a casa Milan per rinunciare a parte delle sue commissioni pur d’accontentare il proprio assistito e risparmiargli il “patibolo” d’Auronzo: «E’ meglio che non venga», l’avvertimento della Voce della Nord. E Biglia infatti non vuole proprio andarci. Sullo Dolomiti persino Inzaghi sembra ormai aver perso ogni speranza di rivedere il suo capitano. Tanto da stringere lunedì notte un nuovo patto coi senatori rimasti: colloquio fitto con Lulic, Radu e Immobile ai piedi del Lago di Santa Caterina in un noto locale del Cadore assieme ad alcuni membri dello staff tecnico. In attesa dell’arrivo di Parolo (nel week-end per lavorare a parte) e di conoscere anche il futuro di Keita.
TEST CON L’AURONZO
Al momento con lui (e senza il “sogno” Gomez) avanti col 3-5-2, provato e riprovato da inizio ritiro: oggi nella prima uscita contro l’Auronzo (ore 17.30) in tribuna sarà presente il fratello Tobal Balde, ma forse non Lotito. Attesa tutta la sua famiglia, ma il presidente potrebbe rimandare alla prossima settimana il suo arrivo. Il numero uno non pare avere più fretta di sedersi a trattare col senegalese, né di ricevere una risposta al rinnovo da de Vrij, che rimane in silenzio alle domande sul futuro da parte dei tifosi. Così oggi nasce la prima Lazio con tante incertezze. In fondo esattamente come una anno fa, ma poi son piovute carezze.
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