Giustiziere in Champions dell’Atalanta con un tripletta, Diogo Jota deve molto a Fonseca. È proprio Paulo, infatti, a lanciarlo in prima squadra quando l’attaccante gioca nella Primavera del Paços de Ferreira. È il 20 febbraio 2015: Diogo entra a 7 minuti dal termine e dà il via all’azione del pari (2-2) contro il Vitória Guimarães. Quel ragazzino così sfacciato piace al tecnico che da lì in avanti lo riproporrà con sempre maggiore frequenza. Il 17 maggio, contro l’Academica, parte titolare e arriva anche la prima rete della Liga lusitana. Gol che lo fa diventare, a 18 anni 9 mesi e 10 giorni, il più giovane realizzatore del club nella massima serie. Il feeling tra i due ormai è sbocciato ma è destinato a durare poco. Al termine della stagione Paulo è chiamato dal Braga. Prova a portare con sé Jota che però accetta la proposta dell’Atletico Madrid che lo gira in prestito al Porto. Da lì in avanti è un’escalation continua. Jota è abbonato alle triplette: oltre a quella di Bergamo, il tris al Leicester (con il 4-3 al 93’) il 19 gennaio 2019 che lo fa diventare il secondo portoghese in Premier a segnare un ‘hat-trick’, 11 anni dopo Ronaldo.
NUOVO SLITTAMENTO
Ieri doveva essere il giorno della discussione dello 0-3 a tavolino che lo vede, suo malgrado, coinvolto nel pasticcio delle liste a Verona. L’udienza, invece, per problemi tecnici relativi alla comunicazione via web arrivata solo in mattinata, è slittata al 9 novembre. E primo dibattimento anche della causa legata a Petrachi: le parti si aggiorneranno nei prossimi mesi. I Friedkin, intanto, cercano l’erede: all’estero e in Italia. E di spessore: da Campos a Paratici.