Già ma come vivranno i protagonisti biancorossi la domenica da spettatori? In tanti seguiranno minuto per minuto la gara isolana sugli smartphone, ma le eccezioni non mancano ad iniziare dal tecnico dei viterbesi Davide D’Antoni. «All’ora di pranzo mi guarderò in tv il derby tra Roma e Lazio, poi spegnerò tutto e mi farò un pisolino – rivela D’Antoni – non seguirò la partita di Nuoro e solo alla fine guarderò il risultato. Se riuscirò a resistere? Vediamo come andrà il derby e se riuscirò a prendere sonno».
Non dormirà di sicuro il presidente Luciano Capponi, artefice della favola Monterosi e pronto a seguire con i suoi segugi il match che può valere il professionismo. «Non ce la farei a non seguire una partita così fondamentale per noi – ammette Capponi – avrò qualche mio emissario in Sardegna e vedremo come andrà a finire. Fiducioso? Assolutamente si: la Nuorese è l’avversario più forte che abbiamo incontrato e per l’Arzachena batterla non sarà semplice».
Più fatalista l’uomo del momento in casa Monterosi: il centrocampista Francesco Manoni si augura soltanto una partita corretta; a decidere sarà il campo. «Ogni tanto un occhio alle applicazioni calcistiche del mio telefono lo butterò – ammette Manoni – credo che i derby siano sempre gare particolari e speriamo che la Nuorese ci faccia il regalone».
Teso e in attesa di buone notizie anche Matteo Pero Nullo che con la Viterbese ha sfiorato la vittoria del campionato, ma non è mai riuscito a prendersi lo scettro della serie D. «Approfitterò della domenica di riposo e del 1 maggio per una breve vacanza – dice il dottore – ma domenica dalle ore 15 è come se giocassi io: sentiamo di meritare questo campionato e siamo in attesa di buone notizie dalla Sardegna».
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