L'Ostia Mare si butta via nel finale:
il San Teodoro pareggia in dieci

Il bomber Roberti festeggiato dai compagni
di Antonio Gravante
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Domenica 15 Ottobre 2017, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 20:42

Soltanto un punto all’attivo. Ma quanti rammarichi. L’Ostia Mare non riesce ad andare oltre la divisione della posta in palio casalinga con il fanalino di coda San Teodoro (2-2), ma non può fare altro che recitare il “mea culpa” per non aver gestito in superiorità numerica una rete di vantaggio nelle battute conclusive del match.
Dopo una prima fase priva di emozioni, la squadra di Greco sblocca il punteggio, intorno alla mezzora, con Roberti, bravo a finalizzare con un preciso colpo di testa un cross dalla sinistra di Santucci. La formazione capitolina, a cavallo dell’intervallo, fallisce due volte la possibilità di consolidare il vantaggio e, nella fase centrale della ripresa, subisce la rimonta dei galluresi ad opera di Santaguida. Il numero diciassette ricopre al meglio il ruolo di terminale offensivo di una lineare azione impostata sulla fascia sinistra.

Uno degli episodi salienti della sfida dell’Anco Marzio si registra al minuto ventinove. Il San Teodoro rimane in dieci per l’espulsione del portiere Salvetti. L’estremo difensore isolano commette un evitabile fallo di reazione ai danni di un avversario a palla in gioco, rimedia il cartellino rosso dal fischietto di Casarano e regala il calcio di rigore ai biancoviola. Sul dischetto si presenta Roberti, il quale non lascia alcuna via di scampo a Muroni, proposto tra i pali poiché il proprio tecnico aveva effettuato in precedenza tutti e cinque i cambi a sua disposizione. La compagine gallurese non si dà per vinta e, a sei minuti dal triplice fischio, fissa il punteggio sul definitivo 2-2 con Santaguida, il quale incastra la sfera a fil di palo direttamente su calcio piazzato dai venti metri.
L’Ostia Mare, pungolata nell’orgoglio, produce il massimo sforzo nelle battute finali del match, fallisce una ghiotta occasione con Roberti e, tra mille recriminazioni, si trova costretta ad uscire dal campo con soltanto un punto in tasca. 

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