Europeo, ok dell'Uefa al'Italia. Ma solo 64 mila gli spettatori per le 4 partite a Roma: tifosi sorteggiati e tracciati

Gravina
di Ugo Trani
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Giovedì 15 Aprile 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 22:45

L’Uefa ha detto sì, annunciando la conferma dell’Europeo all’Italia e quindi a Roma. Subito, dunque, la gara inaugurale. Appuntamento l’11 giugno all’Olimpico: gli azzurri di Mancini sfideranno la Turchia. Sarà la prima delle quattro partite che si giocheranno nella Capitale: la Nazionale affronterà poi la Svizzera il 16 e il Galles il 20. Il 3 luglio, invece, il quarto di finale. L’ufficializzazione, insomma, è arrivata dopo l’okay del Governo e del Cts all’apertura parziale al pubblico incassato martedì da Gabriele Gravina che, prima di avere la risposta definitiva del numero uno dell’Uefa Aleksander Ceferin, è stato ospitato dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio Roberto Garofoli per fare il punto sui prossimi step relativi alla complessa organizzazione dell’Evento.


ATTESA PER LOTTERIA
Stamattina Gravina (nella foto) incontrerà anche il sottosegretario con delega allo sport Valentina Vezzali: sul tavolo la ripartenza dei dilettanti e del calcio giovanile. In giornata, sempre dall’Uefa, il presidente della Figc conoscerà la data in cui, nella prossima settimana, arriverà la Coppa a Roma che sarà poi messa in mostra in una location storica. D’attualità, intanto, la ripartizione dei biglietti per le quattro gare nella Capitale: ne sono stati venduti quasi 250 mila e solo il 30 percento ha già rinunciato (circa 70 mila persone), chiedendo il rimborso. Da ieri è stato comunicato dall’Uefa che sino al 22 aprile sarà possibile ricevere indietro la cifra spesa per entrare all’Olimpico. Sono 3 i settori disponibili: la curva (Nord e Sud, costo 75 euro), la tribuna Tevere (145) e la tribuna Monte Mario (225).

Al momento, con la capienza dell’Olimpico che scenderà dai 63 mila posti (già c’è stata una leggera riduzione rispetto ai 67 mila) ai poco meno di 16 mila, quota che rappresenta il 25% stabilito dal Governo e dal Cts (la minima per convincere l’Uefa). Solo in 64 mila, insomma, si presenteranno in tribuna. Così saranno più di 100 mila, per ora, quelli che resteranno fuori. Dopo il 22 aprile, si procederà con il sorteggio che premierà il 25% di ogni settore. Il protocollo per l’accesso è ancora da stabilire: la Federcalcio ha sempre chiarito che il via libera lo avranno i tifosi vaccinati, chi tra loro ha avuto il Covid-19 e chi farà il tampone 48 ore prima del match. Non esisterà il biglietto cartaceo, ma solo elettronico. Sarà un’app dell’Uefa a raccogliere ogni dato, compreso il percorso da fare per arrivare allo stadio (ogni settore avrà il suo). Anche la Figc è pronta a lanciare la sua app per monitorare ogni spettatore. Si sta studiando come regolarsi per la privacy: difficile mantenere l’anonimato. Dall’estero dovrebbero sbarcare poca gente. Extra Ue le avversarie dell’Italia. Ma se chi arriverà dalla Svizzera non dovrebbe avere alcun problema, chi verrà dalla Turchia e dal Galles dovrebbe essere costretto alla quarantena. E quindi presentarsi nella Capitale almeno due settimane prima. Ogni nazionale avrà solo il 20% delle presenze (poco più di 3 mila tifosi). Da settembre si lavora all’Olimpico per capire come gestire l’accesso della gente (spese per più di 5 milioni): l’Uefa chiede i tornelli bassi. L’algoritmo Skeleton seguirà il distanziamento (un metro e mezzo in tribuna e file alternate). E 48 sono le termotelecamere: chi ha la febbre, subito in isolamento.

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