ALLEATO IN CAMPO
Spalletti si è schierato al fianco di Totti. Gli è piaciuto l'appello del giocatore più rappresentativo. Che sabato capitano ha puntato forte sull'unità, mettendo da parte ogni interesse personale. Ha pensato alla Roma e basta. E l'allenatore, pure per evitare lo strappo con la piazza, ha subito votato per lui. Meglio, per la sua conferma da giocatore. Gli abbracci di fine partita sono stati significativi. Vito Scala con Lucio, Francesco con Daniele Baldini. E anche le dichiarazioni, diverse da quelle di qualche tempo fa: «Totti è un patrimonio della Roma», garantisce il toscano. Ma la sua benedizione non è detto che basti. A decidere sarà Pallotta che, da dicembre, insiste: vuole che il capitano faccia subito il dirigente. Solo il presidente può certificare il ribaltone e concedere il rinnovo. Ripensandoci. La linea del management italiano, rappresentato da Baldissoni, resta per ora quella di sempre. Il dg, attraverso i canali ufficiali (in tv) e non, ribadisce la posizione della proprietà: Francesco deve lasciare perché rallenta il processo di crescita della squadra. Sentenza spietata e dura da smontare. Pure se Zecca, braccio destro di Pallotta, potrebbe oggi diventare, non a caso con Spalletti, il primo alleato del giocatore. Ha un rapporto diretto e solare con Totti. Come mediatore, quindi, dovrebbe funzionare. «Tutto risolto» assicura Tommasi. «Gli animi sembrano più sereni». Ma bisogna, comunque, aspettare il summit negli Usa.
CLIMA MIGLIORE
Zecca e Baldissoni sono volati a Boston. Con loro anche Massara, vice di Sabatini. Sul tavolo più di una questione (stadio, Academy e mercato). La priorità va, però, al futuro del capitano, anche perché la tifoseria vuole sapere se l'8 maggio dovrà andare all'Olimpico per l'ultima partita di Francesco. Proprio Zecca affronterà l'aspetto ambientale. Perché, come si è visto contro il Napoli, la Roma ormai gioca in casa solo quando in campo c'è Totti. E, come hanno confermato le ultime 2 vittorie, la squadra trae beneficio dalal sua presenza e non solo tecnicamente. Il presidente riceverà dall'amico fidato la relazione più dettagliata possibile su quanto accaduto negli ultimi giorni. A quanto pare ci sarebbe uno sponsor pronto ad accompagnare il capitano nell'anno conclusivo della carriera. Con maglie celebrative ed altro. Introiti sicuri da aggiungere a quelli della Champions, con i preliminari (o, magari, direttamente i gironi) firmati proprio da Totti. L'hombre, e non l'ombra, del partido. E della Roma.