La classifica peggiora dopo il pari esterno (0-0) contro il Benevento. L'Inter scappa (+9), il Milan resta distante (+5). Si avvicinano l'Atalanta e la Lazio (-1). E la Juve, se vince nel monday night contro il Crotone, effettua il sorpasso (tra l'altro ha sempre la partita casalinga con il Napoli da recuperare). La Roma, insomma, resta per ora sul podio, ma sa che la prima sbandata contro una piccola del campionato complica subito il percorso che deve riportare i giallorssi in Champions dopo 2 stagioni d'assenza. Fonseca ha usato il top della sua rosa, utilizzando le migliori punte a disposizione. Ma, anche cambiando sitsema di gioco, non è risucito a sfruttare la puriorità numerica: espulso Glik a mezz'ora dalla conclusione del match.
Pagelle Benevento-Roma, Mayoral assente, Pellegrini va a fiammate. Spinazzola non si ferma mai
Roma, Fonseca: «Non è un passo indietro». Villar: «Tiro poco in porta, devo migliorare»
LIMITE OFFENSIVO
Il flop del 3° attacco del torneo, 47 reti, non preoccupa.
STANCHEZZA IMPROVVISA
La Roma, pur con la superiorità nel possesso palla, non è mai riuscita ad alzare il ritmo. Ha dato l'impressione di essere stanca per l'impegno di giovedì a Braga. La difesa, nonostante fosse in peina emergenza, è riuscita a proteggere Pau Lopez, mai impegnato dal Benevento. Fazio, però, ha dimostrato di non essere pronto. E Spinazzola, sul centro sinistra a completare il reparto, è come se avesse il silenziatore. Limitando, colpa della posizione, gli sganciamenti che spesso fanno la differenza. Che non ha garantito, a sinistra, Peres, più efficace a destra. El Sharawy ha conqusitato il rigore, dato dall'arbitro Pairetto e tolto dal Var Chiffi per il fuorigioco di rientro di Pellegrini, il più pericoloso dei gialloressi. Filippo Inzaghi è stato espulso per proteste nel recupero. Ma ha di sicuro fatto un gran bel favore al fratello Simone. Con semplicità: organizzazione, prudenza e contropiede.