LA QUESTIONE SICUREZZA
La preoccupazione maggiore è legata alla presenza degli hooligans (russi e inglesi), che già hanno scomposto le prima giornate dell’ultimo Europeo in Francia. Linea dura, dice Gianni Infantino, presidente della Fifa, lui al suo primo Mondiale. «Gli arbitri hanno anche per la prima volta l’opportunità di interrompere una partita in caso di alterchi. Speriamo non sia necessario. Tutto è stato preparato con cura, c’è stata una collaborazione stretta e discreta con le autorità di tutti i paesi». A proposito di arbitri, sarà il Mondiale della Var. Esperimentone. «Non sarà la tv ad arbitrare le partite in questa Coppa del Mondo, la tecnologia servirà a supportare gli arbitri nel prendere decisioni corrette», assicura Massimo Busacca, capo del dipartimento arbitri della Fifa. E infine non poteva mancare l’accoglienza ufficiale - con un video messaggio - del presidente russo, Vladimir Putin. «A tutti i tifosi di calcio e alle più grandi squadre di calcio del pianeta: benvenuti!. Abbiamo fatto del nostro meglio per garantire che tutti i nostri ospiti, dagli atleti, gli staff fino naturalmente ai tifosi, si sentano a casa: abbiamo aperto il nostro paese e il nostro cuore al mondo. Benvenuti alla Coppa del Mondo. L’augurio, ovvio, è che tutto vada bene, senza intoppi. «È con immensa gioia e grande onore che riceviamo i rappresentanti della grande famiglia del calcio. Vogliamo che questo evento sia una celebrazione, piena di passione ed emozioni. Spero che tutti voi abbiate un’esperienza indimenticabile, non solo guardando le partite delle vostre squadre preferite e ammirando le abilità dei giocatori ma anche nel conoscere la Russia, la sua identità e cultura, la sua storia unica e la sua diversità geografica, la sua gente ospitale, sincera e amichevole». Si comincia giovedì, a Mosca: ore 17, Russia contro Arabia Saudita. Una sola partita, quella inaugurale. Il Mondiale terminerà il 15 luglio, con in mezzo 7 giorni di pausa, sparpagliati tra la fine della fase a gironi e le gare a eliminazione diretta. Si comincia a Mosca, si finisce a Mosca. Sempre con Putin.
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