«Mi dispiace la sconfitta e soprattutto per aver lasciato i miei fratelli! Però sono orgoglioso del colore della mia pelle, di essere francese, di essere senegalese, napoletano: uomo». Sono le parole di Kalidou Koulibaly pubblicate sul suo profilo Twitter al termine della gara contro l'Inter durante la quale è stato bersagliato di ululati razzisti. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala si è scusato con il calciatore a nome della città.
Mi dispiace la sconfitta e sopratutto avere lasciato i miei fratelli!
Però sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo.
⚽ #InterNapoli 1-0
🇸🇳 #KK26 #famiglia
💙 #ForzaNapoliSempre
💪🏿 #DifendoLaCittà pic.twitter.com/f9q0KYggcw— Koulibaly Kalidou (@kkoulibaly26) 26 dicembre 2018
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Carlo Ancelotti lo dice chiaramente, la prossima volta lascerà il campo di gioco insieme alla sua squadra. Tolleranza zero da parte dell'allenatore partenopeo che già aveva più volte condannato il comportamento vergognoso degli ultrà. Per ben due volte lo speaker ha richiamato i tifosi ricordando che il rischio in queste circostanze è quello di sospendere la partita.
Koulibaly si è fatto prendere dal nervosismo tanto da reagire fino a farsi espellere per doppia ammonizione dopo un applauso verso l'arbitro Mazzoleni. Una circostanza che conferma anche Ancelotti. «C'è stato un ambiente un po' particolare. Koulibaly era agitato e nervoso e questo non va bene per noi e non va bene per il calcio italiano - le parole del tecnico -. Le partite si possono interrompere, voglio sapere però quando si devono interrompere. Abbiamo chiesto tre volte alla Procura federale la sospensione per gli ululati contro Koulibaly. Ci sono stati gli annunci, ma non è bastato, hanno continuato. La prossima volta ci fermiamo noi, magari ci danno la sconfitta a tavolino», ha concluso.
«Quei buu a Koulibaly sono stati una vergogna. Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. E anche, pur in misura minore, nei confronti di tante persone che vanno allo stadio per tifare e per stare con gli amici, ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ieri era a San Siro a vedere Inter Napoli. In un post su Facebook ha chiesto scusa al giocatore anche a nome della città
«Chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana - ha scritto il primo cittadino del capoluogo lombardo - che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo».