PAURE IN COPPA
I dubbi per un campionato ancora da vincere diventano allarme in ottica Champions, questa Juve senza vento come se la caverà al cospetto delle corazzate europee, dopo aver eventualmente superato lo scoglio Lione? I tifosi si sono già espressi a più riprese, l’hashtag #Sarriout ormai è in tendenza a giorni alterni, e c’è chi vorrebbe cambiare prima di essere costretti a farlo, citando la recente frase di Andrea Agnelli sull’addio a Marotta. Arriverà l’ennesimo scudetto, quasi per inerzia, ma per la prima volta negli ultimi 9 anni questa Juve non dà la sensazione di aver fatto passi avanti rispetto alla stagione precedente. La vulnerabilità difensiva e la facilità con cui viene rimontata sono elementi estranei al Dna Juventus, qualcosa è cambiato, ma in peggio. Sono 13 le reti subite nelle ultime 6 giornate dai bianconeri - discorso che ovviamente non riguarda solo i difensori ma l’intera fase difensiva -, peggio solo Brescia (16) e Spal (20).
TREND NEGATIVO
Trentotto gol subiti in 35 partite è il peggior bilancio dalla stagione di Del Neri, e le rimonte (con 18 punti persi da situazioni di vantaggio) iniziano a essere troppe. Atletico Madrid (da 2-0 a 2-2), Lecce (da 1-0 a 1-1), Sassuolo (da 1-0 a 2-2), Lazio (da 1-0 a 1-3), Verona (da 1-0 a 1-2), Milan (da 2-0 a 2-4) e infine Sassuolo e Udinese. Un trend che evidenzia limiti a livello mentale di una squadra incapace di gestire il vantaggio e spesso di chiudere la partita. Nel solco del malcontento vanno inseriti anche alcuni casi specifici che riguardano i singoli. L’ultimo è Douglas Costa: per lui stagione finita causa lesione di secondo grado a carico del muscolo adduttore lungo della coscia destra con un bilancio di 3 gol a 6 milioni a stagione. Ma c’è anche Khedira (977 minuti e zero gol, 6 milioni a stagione), Ramsey non ingrana, Rabiot si è salvato nel finale, e un caso Pjanic ormai scollegato dalla Juventus e con la testa al Barcellona.
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