SOLIDITÀ E NON
Perché se da un lato l’emissione di un prestito obbligazionario è un segnale di solidità e offre ai potenziali investitori uno strumento finanziario sicuro, dall’altro ha la funzione di ottimizzare e scadenzare l’indebitamento finanziario netto societario di 310 milioni al 30 giugno 2018 (tra prestiti bancari, fattorizzazioni e Credito Sportivo), in netto aumento rispetto ai 162 milioni dell’esercizio precedente. Ma allo stesso tempo garantisce alle casse societarie quella liquidità necessaria per nuovi investimenti sul prossimo mercato estivo, fomentando la fantasia dei tifosi che sognano un altro colpo alla Ronaldo. Uno dei motivi che ha spinto la Juve ad aumentare le sue risorse finanziare sono proprio gli 80 milioni - tra stipendio e ammortamento- di CR7, così come il tentativo di colmare il gap con le big d’Europa a livello di fatturato (Juve al momento 11° nella classifica mondiale). Il momento è assolutamente propizio per la Juventus visti i tassi di interesse di mercato tendenzialmente bassi, ma è un’operazione appetibile anche per banche e fondi che investirebbero in un bond “sicuro” con tassi comunque superiori ai titoli di Stato. Rimane solo da capire come e con quale strategia la società rifinanzierà il debito tra 5 anni. Tra le big del campionato italiano c’è un precedente molto recente: tra il 2017 e il 2018, approfittando della solidità del gruppo Suning, l’Inter ha raccolto 300 milioni al tasso del 4,875%, la Juve punta a fare meglio.
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