Suarez e l'esame farsa. «Il giocatore sapeva tutto, Juve si attivò per accelerare». Vertici universitari sospesi

Caso Suarez: «Il giocatore sapeva i contenuti dell'esame. Richieste della Juventus»
di Alberto Mauro
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Venerdì 4 Dicembre 2020, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 15:36

Si complica il caso Suarez con nuovi elementi che confermano le responsabilità dei vertici dell’Università per Stranieri di Perugia, e il coinvolgimento della Juventus. Erano infatti stati «preventivamente comunicati» a Luis Suarez i contenuti della prova «farsa» per la conoscenza della lingua italiana sostenuta all'Università per Stranieri di Perugia, «giungendo a predeterminare l'esito ed il punteggio d'esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l'Università». È quanto emerge dagli ulteriori accertamenti condotti dalla guardia di finanza coordinata dalla procura del capoluogo umbro. 

 

Caso Suarez, gli indagati stavano per distruggere le prove

Gli accertamenti investigativi hanno consentito «di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre del 2020, la dirigenza del club torinese si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per "accelerare" il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all'università, tuttora in corso di approfondimento». È quanto emerge da una nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone.

«Dopo le perquisizioni e sequestri del 22 settembre 2020 - si legge nel comunicato della procura di Perugia - le indagini hanno significativamente corroborato il quadro probatorio che già si era delineato in ordine all’organizzazione, da parte degli indagati, nel corso di una sessione istituita ad personam, di un esame 'farsa', che ha consentito il rilascio dell’attestato di conoscenza della lingua italiana del tipo 'B1' al noto calciatore uruguaiano Luis Alberto Suarez, requisito indispensabile per l’ottenimento della cittadinanza.

In particolare, è emerso che i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l’esito ed il punteggio d’esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l’Università».

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Otto mesi di sospensione per la rettrice Giuliana Grego, il direttore Simone Olivieri e i professori della commissione d’esame. I reati contestati sono «rivelazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici».

Le nuove ipotesi di reato a carico di «soggetti diversi dagli appartenenti all’università» potrebbe riguardare il coinvolgimento dei dirigenti della Juventus.

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