Roma, dalla Juve a Natale: il futuro in cinque (scontri diretti) mosse

foto Mancini
di Stefano Carina
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Domenica 10 Ottobre 2021, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 12:16

Giù la maschera. In poco più di due settimane (14-31 ottobre) la Roma affronterà Juventus, Napoli e Milan (match, quello con i rossoneri, preceduto dalla trasferta di Cagliari). Un mini-ciclo al termine del quale sarà possibile tracciare un primo bilancio stagionale. Ma per avere il quadro più completo, potrebbe essere utile attendere sino a Natale quando anche gli scontri diretti con Inter e Atalanta saranno finiti in archivio. E se Mou sarà ancora in alta quota, ci sarà da divertirsi. Se il tecnico si aspettava dei ‘regali’ in estate, figuriamoci in periodo di feste. Ecco che il mercato a quel punto potrebbe fare la differenza, con l’arrivo del centrocampista tanto richiesto e di un terzino destro.

Un passo alla volta, però.

Intanto si inizia subito con il piede sull’acceleratore. Perché il trittico che attende i giallorossi, sinora quarti in classifica con 15 punti dopo 7 gare disputate, farà capire molto sul campionato della squadra di Mou. Anche lo scorso anno, a questo punto della stagione, la Roma viaggiava alla stessa velocità. Quindici punti sul campo (in seguito ne sarà tolto uno dal giudice sportivo per il caso-Diawara a Verona) con un calendario addirittura più complicato: Verona (1), Udinese (3), Milan (1) e Genoa (3) in trasferta, Juventus (1), Benevento (3) e Fiorentina (3) all’Olimpico. La differenza rispetto ad adesso è che Mourinho non è tipo da mezze misure: vince o perde.


FATTORE OLIMPICO Ad oggi la Roma ha la prerogativa di sbloccare quasi sempre le partite (è accaduto 6 volte su 7, unica eccezione nel derby). Può vantare il terzo attacco del torneo (18 reti) dietro Napoli e Milan e la quarta difesa a pari merito con l’Inter. Degli 8 gol subiti, 6 sono arrivati nelle due sconfitte con Lazio e Verona che, calendario vuole, fossero due gare in trasferta. Ergo nelle quattro partite casalinghe i giallorossi hanno fatto en-plein (4 su 4) mentre lontano dall’Olimpico hanno racimolato appena 3 punti (la vittoria a Salerno).

Una Roma double-face (senza dimenticare però che uno dei due ko è nel derby) che dovrà cercare di invertire la tendenza in un campo-tabù. L’Allianz Stadium - al netto del successo 1-3 all’ultima giornata di campionato di due anni fa (con i bianconeri che già scudettati schierarono 4 Primavera e molte riserve) - ha visto la Roma sempre perdente. Dal 24 gennaio 2012, tra campionato e Coppa Italia, nelle restanti 11 gare sono arrivate altrettante sconfitte (con appena 4 gol fatti e 24 subiti). Un primo esame dunque per José ma soprattutto per la rosa che fino ad adesso ha visto 11 fedelissimi sempre in campo e 3-4 elementi pronti a ruotare al minimo. A Torino mancheranno Smalling più Spinazzola (che punta però al rientro a breve: «Questo è il mese della verità», ha svelato a Verissimo) e Viña si aggregherà al gruppo soltanto sabato pomeriggio. Bisognerà reggere l’urto della squadra di Allegri che dopo una partenza a rilento, è reduce da 4 successi consecutivi, compreso quello contro i campioni d’Europa del Chelsea. Primo esame, al quale seguiranno quelli con il Napoli e il Milan. E poi, dopo l’ennesima sosta, Inter e Atalanta. A Natale si tireranno le somme. Per dirla alla Mou, avremo ‘the big picture’, il quadro completo. Con quello che ne consegue sul mercato

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